Mazzette in cambio di favoritismi nel concorso Allievi Marescialli della Guardia di Finanza per l’anno 2014. Cinque persone sono finite in manette con l’accusa di aver chiesto e ottenuto favori in cambio di soldi. Tra gli arrestati c’è il maresciallo capo della Guardia di Finanza Bruno Corosu, sottufficiale presso il Gico di Napoli, Ciro Del Giudice, ex appartenente al Corpo e consigliere comunale del Pd a Pozzuoli e i fratelli Salvatore e Andrea D’Emilio, imprenditori napoletani operanti nel settore della vigilanza privata. Nell’inchiesta è finito anche un Giuglianese, dipendente della Scuola Nazionale dell’Amministrazione, con sede a Caserta e alle dirette dipendenze del Consiglio dei Ministri. Si tratta di Nicola Guarino, il quale, secondo gli investigatori, avrebbe interagito i fratelli D’Emilio, ai quali avrebbe rivelato informazioni coperte dal segreto d’ufficio, ottenendo in cambio favori personali. L’indagine è scaturita dopo la messa in onda di un servizio del programma televisivo “Le Iene” che hanno aiutato gli investigatori, a fare luce su tre episodi. Il primo di questi è stato oggetto del servizio mandato in onda dalla trasmissione televisiva, dal quale emergeva che Corosu e Ciro Del Giudice, ex finanziere, avevano ottenuto la promessa e poi la consegna di 40mila euro, rispetto alla somma concordata di 55mila, dal padre di un candidato per favorire quest’ultimo nel superamento delle prove del concorso Allievi Marescialli. La seconda vicenda riguarda Corosu e i fratelli Salvatore e Andrea D’Emilio, imprenditori napoletani operanti nel settore della vigilanza privata. Dalle indagini è emerso un patto con il quale il maresciallo si era impegnato a mettere a disposizione degli imprenditori i propri poteri per compiere una serie di atti volti a favorirli, ottenendo in cambio favori e utilità. L’ultima vicenda vede coinvolti i fratelli D’Emilio e Nicola Guarino: dalle indagini è emerso un accordo corruttivo per il quale Guarino avrebbe svelato segreti d’ufficio ai D’Emilio ottenendo in cambio l’assunzione, con annesso trattamento di favore, del figlio presso una società riconducibile ai due imprenditori.
Favori al concorso nella Finanza: 5 arresti, tra cui un giuglianese
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