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Giugliano. Movimento 5 Stelle: abbandona Vincenzo Ferrara

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Nuovo fulmine a ciel sereno in casa Movimento 5 stelle. Vincenzo Ferrara, che da quattro anni ricopre il ruolo di organizer dell’ufficio comunicazione, ha abbandonato il Movimento perché è risultato non candidabile in seguito ad una votazione in assemblea voluta dal portavoce Nicola Palma. «L’ultima assemblea a cui ho partecipato – scrive Ferrara – del Movimento 5 stelle di Giugliano, ha deciso che uno dei principi base, fondante, del Movimento stesso, doveva passare al vaglio della decisione del portavoce Nicola Palma, e quindi ha deciso che “uno vale uno” a Giugliano, non esiste, e la mia richiesta di candidatura, alle prossime elezioni comunali (solo la mia) doveva essere approvata dall’assemblea». Infatti, durante la riunione è stato proposto come ordine del giorno la votazione sulla candidatura nella lista già certificata del Movimento ma, secondo l’attivista, non è prevista una votazione sulla candidatura perché si nega ad un movimentista il diritto di candidarsi.

«Ho sempre lavorato all’informazione – continua l’ex organizer del gruppo comunicazione – una delle 5 stelle del Movimento, apprezzato da molti, criticato da pochi che hanno sempre cercato di distogliermi da questo compito, a volte anche con tentativi di espulsioni. Ma inspiegabilmente venivo poi richiamato a ricoprire questo ruolo, anche recentemente dallo stesso Palma dopo le mie dimissioni di Gennaio. Ma poi, “perché rompo degli equilibri”, motivazione di Palma in assemblea, mi è stato negato il diritto a candidarmi, dopo che lui stesso mi aveva ringraziato, per il “mio sacrificio”, e in assemblea, muove a pretesto, che sarei stato una spina nel fianco, una volta arrivato nella stanza dei bottoni, e allora mi chiedo per chi? e/o a chi sta ubbidendo o a chi ha ceduto il Movimento? Sicuramente a questo post ne seguiranno altri, anche se c’è una “Daspo” che vieta di rispondere». Non tarda ad arrivare la risposta di Nicola Palma, portavoce e candidato a sindaco del Movimento. «Una volta certificata la lista – spiega – tutti quelli che si candidano devono passare per l’assemblea. Il voto, poi, è sempre stato segreto sulle persone e palese sulle idee».

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