Si è risolta con un lieto fine la vicenda di Ruslav il bambino di 13 anni, figlio di Iana, la madre di origini dell’Est Europa che nel luglio scorso era intervenuta con un appello per le difficili condizioni del figlio, al quale era stato tolto il supporto di assistenza presso un centro specializzato. Ruslav è un bambino “molto vivace con evidenti problemi”, impossibile da gestire senza aiuto da parte delle istituzioni. A distanza di mesi però, la situazione sembra nettamente migliorata. Oggi Ruslav frequenta una Cooperativa sociale Onlus di Casoria: la SIPI Integrazione, specializzata in Psicoterapia Integrata, dove riceve adeguata assistenza in regime di semiconvitto: «Ringrazio l’amministrazione comunale di Qualiano e l’assistente sociale perché vedo mio figlio felice. Lì viene curato e trattato da persona e non da malato psichiatrico come era avvenuto in passato – afferma Iana visibilmente soddisfatta per l’esito della vicenda – Le condizioni di Ruslav sono nettamente migliorate e io sono felice». Il bambino viene accolto dalla comunità dalle 8 del mattino fino alle 17 di sera, anche il sabato e questo permette sia a lui che alla madre, una vita normale.
Iana si era appellata al nostro giornale nel luglio scorso, affinché le istituzioni si facessero carico del suo caso, dopo mesi di abbandono. Il sindaco Ludovico De Luca affermò di essere già al lavoro per trovare una soluzione. Il bambino infatti non poteva più frequentare il precedente centro specializzato, a causa del suo carattere considerato “troppo vivace”, ma grazie all’impegno dell’assistente sociale dell’Ente di Piazza del Popolo, la nuova sistemazione ha permesso sia a lui che alla madre, di tirare un sospiro di sollievo: «Grazie a tutti quelli che si sono impegnati per la soluzione del nostro caso» ha dichiarato infine Iana, la giovane madre di Ruslav.
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