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Sgominata gang dedita ai furti di carte di identità: 20 arresti

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Sgominata una banda specializzata in furti di carte d’identità con base a Melito. All’alba di oggi i militari dei Comandi Provinciali di Lecce, Napoli e Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal gip di Lecce Dott. Simona Panzera su richiesta della locale Dda Dott. Giuseppe Cataldi, a carico di 20 persone appartenenti ad associazione finalizzata ai furti di armi e documenti d’identità presso gli uffici anagrafe e di Polizia Locale, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione, contrabbando di T.L.E- e altro (16 in carcere e 4 ai domiciliari), nei comuni di Melito di Napoli, Giugliano in Campania, Napoli, Santa Maria Capua Vetere (CE), Teverola (CE), Frignano (CE). Le indagini prendono spunto dal furto di documenti d’identità e armi perpetrato a Gallipoli la scorsa estate in danno di quel Comune. Il reato viene consumato il 31.07.2014 ed i malviventi impiegano anche la fiamma ossidrica per aprire l’armadio metallico dove sono custodite 12 pistole Beretta (8 mod. 98 FS cal. 9×21 e 4 mod. 84 FS cal. 9 corto) 150 proiettili cal. 9 corto e 50 cal. 9×21 della Polizia Locale, che rubano insieme a 1050 carte d’identità in bianco e circa 3.000,00 € in contanti e bolli dall’adiacente ufficio anagrafe.

Dall’esame delle registrazioni dei sistemi a circuito chiuso della zona si rileva il passaggio di tre persone, proprio nell’orario indicato, mentre accedono nel luogo del delitto. Le immagini, data anche la scarsa illuminazione della zona, sono di pessima qualità e quindi non individualizzanti. Pur tuttavia il riconoscimento di una targa di una vettura utilizzata in quella circostanza portava ad escludere l’ipotesi della criminalità locale, facendo convergere le attenzioni a Melito di Napoli (NA) dove è operativo un gruppo organizzato – diretto da Criscuolo Francesco – specializzato anche in questo tipo di reato, le cui responsabilità saranno accertate anche in ordine al furto di 350 carte d’identità dall’anagrafe di Parabita (LE) del 25 agosto 2014, e a quello di 8 pistole e 230 carte d’identità presso gli uffici della Polizia Municipale di Boscotrecase (19 settembre 2014). Nel corso delle indagini, svolte con la fondamentale collaborazione della Compagnia Carabinieri di Giugliano in Campania, è stato costruito un quadro probatorio, formato da una impressionante mole di elementi, costituti perlopiù da intercettazioni telefoniche, analisi dei tabulati del traffico telefonico, corroborato da precise e puntuali attività di riscontro, dalle quali viene tracciato il profilo operativo del sodalizio criminale, fondato sui seguenti capisaldi:

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  • Gruppo delinquenziale con forti relazioni sociali date dalla parentela tra molti soggetti e/o comunque amicizia fondata su origini comuni (gran parte di essi è residente nello stesso centro) con sede operativa in Melito di Napoli;
  • Esecutori materiali dei furti, organizzati in gruppo, con precisi compiti per ciascuno dei partecipanti, compreso l’esperto nell’utilizzo della fiamma ossidrica;
  • Metodica attività di sopralluogo per selezionare l’obiettivo da depredare, al fine di individuare i punti di osservazione in cui posizionare i pali, scegliendo il momento propizio per intervenire e la tecnica più idonea;
  • Disponibilità di mezzi, anche a noleggio, per l’esecuzione dei sopralluoghi propedeutici ai furti ed il trasporto del materiale trafugato;
  • Estremo dinamismo dei sodali in diverse regioni dell’Italia centro-meridionale.
    In questo contesto investigativo sono stati, altresì, accertati altri reati-scopo dell’organizzazione, quali il contrabbando di T.L.E., il traffico di armi, quello di documenti falsi ed altro

Le carte d’identità rubate in bianco finiscono, nella maggior parte dei casi, nelle mani di un altro gruppo malavitoso di matrice straniera, composto da soggetti del Nord Africa, dimoranti anche in Campania, collegati ad albanesi e dediti anche al traffico di documenti falsi, alimentando il mercato dell’immigrazione clandestina.

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