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Giugliano. Centro Remiero, approvato il progetto per la Caserma dei Carabinieri

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Arriva l’ok sul progetto definitivo per i lavori di adeguamento dei locali del centro Remiero da destinare a Caserma dei Carabinieri. Lo ha stabilito la delibera n.68 del dirigente del settore Edilizia e Lavori Pubblici Gerardo D’Alterio, approvata dalla commissione straordinaria. Il progetto iniziale, redatto dal’arch. Vincenzo Maisto, è stato integrato con alcune indagini suppletive effettuate dall’ing. Roberto Argiulo che hanno rivelato la necessità di ulteriori lavorazioni, oltre a quelle già previste, ai fini dell’agibilità dell’immobile e della sicurezza di chi andrà ad occuparlo. Per tale motivo, la spesa d’investimento di partenza pari a 320mila euro è aumentata fino a circa 490mila euro. I carabinieri, quindi, dovrebbero definitivamente trasferirsi dalla struttura fatiscente (nonché provvisoria) chiamata “Il Castello” nei locali del centro Remiero che, in realtà, distano poche centinaia di metri dall’attuale Stazione.

Si concretizza sempre più l’iniziativa del vecchio commissario prefettizio Maurizio Valiante, che amministrò la città per tutto il periodo che separò le dimissioni dell’ex sindaco Giovanni Pianese, nell’ottobre 2012, dalla tornata elettorale di aprile 2013, mai svolta causa scioglimento del Comune per infiltrazioni camorristiche. La decisione di Valiante scatenò un vero e proprio putiferio. Ambientalisti del W.W.F., il gruppo dei Giovani Democratici, centinaia di cittadini, protestarono, e non poco, affinché la struttura che affaccia sul lago non venisse “militarizzata” ma trasformata in un polo turistico, aggregativo e centro di ricerca per il monitoraggio ambientale. Eppure, un’alternativa per il centro Remiero c’era. La struttura sarebbe dovuta essere completamente ristrutturata grazie ai fondi del PIU Europa intercettati dall’amministrazione Pianese. Cinque milioni di euro per la riqualificazione e la trasformazione dell’area in un centro sportivo e, presumibilmente, in uno dei volani del nuovo turismo locale. I lavori, però, non sono mai stati eseguiti, così come nella maggior parte del territorio della fascia costiera verso il quale erano destinati i fondi europei. Il centro Remiero è chiuso al pubblico, abbandonato in profonde condizioni di degrado, condannato ad essere “un’occasione mancata” per lo sviluppo turistico e commerciale della città.

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