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Marano. Arrestato a Milano Giovanni Nuvoletta figlio del boss Lorenzo

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Arrestato a Milano Giovanni Nuvoletta, figlio del defunto boss Lorenzo. L’uomo trasferitosi in Lombardia da diversi anni, era attivo nel ramo lattiero-caseario, con partecipazioni in diverse aziende. A notificargli il fermo la Guardia di Finanza per due distinte ordinanze di custodia cautelare: una per concorso esterno nel clan dei Casalesi, l’altra per fittizia intestazione di beni e riciclaggio. Giovanni Nuvoletta ha trasferito tre anni fa la sua attività casearia dal casertano a Pogliano Milanese, diventando un presidio Slow Food. Nell’azienda di famiglia lavorano anche i suoi tre figli che lo aiutano dividendosi tra le lezioni all’università Cattolica ed il servizio ai tavoli del loro ristorante per gourmet. La Finanza ha così dato un brusco colpo alla crescita imprenditoriale del figlio del defunto boss Lorenzo, che ambiva a portare i suoi marchi a Miami e Londra.

L’OPERAZIONE DELLA GDF. I finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno procedendo in queste ore
all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare (di cui 3 in carcere), disposte dal
G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti altrettanti indagati – a vario titolo – per
associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi, traffico
internazionale, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento
di valori e reimpiego di denaro di provenienza illecita.

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Le attività investigative, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Milano
sotto la direzione della D.D.A della Procura della Repubblica di Napoli, hanno consentito di
ricostruire la storia criminale di un esponente di una nota famiglia camorrista del
napoletano, il quale dopo aver operato per anni nel settore del traffico internazionale di
stupefacenti, ha trasferito gradualmente i propri interessi economici, unitamente al proprio
nucleo familiare, nella provincia milanese. In tale ambito territoriale, reimpiegando le
cospicue risorse finanziarie illecitamente accumulate nel corso delle pregresse attività
criminali, ha sviluppato molteplici attività imprenditoriali nel settore della ristorazione
nonché della produzione e commercio di prodotti caseari.

Gli accertamenti bancari e patrimoniali, eseguiti in collaborazione con il Servizio Centrale
Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, hanno
consentito di ricostruire nel dettaglio l’evoluzione degli investimenti e delle attività
imprenditoriali riconducibili al principale indagato soprattutto in Lombardia e Campania.
Contestualmente all’esecuzione delle ordinanze, si sta procedendo nelle province di
Milano, Napoli e Caserta, con il supporto dei Reparti del Corpo territorialmente competenti,
a numerose perquisizioni nonché al sequestro di beni immobili e terreni, autoveicoli,
conti correnti, complessi aziendali cavalli da corsa e capi bufalini, per un valore
complessivo di circa 13 milioni di euro.

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