Un barlume di speranza c’è ancora per i cittadini dell’hinterland a nord di Napoli contrari alla costruzione dell’inceneritore nei pressi della ex centrale Turbogas Enel in località Ponte Riccio. Una speranza chiamata “ricorso al Consiglio di Stato”. Se per il comune di Giugliano il termine ultimo è già scaduto, intorno alla fine di maggio, hanno ancora una possibilità i comuni di Qualiano, Marano, Villaricca, Mugnano, Melito, Lusciano e Trentola Ducenta che pure presentarono ricorso, poi respinto, al Tar.
Lo scorso 15 maggio il sindaco di Qualiano Ludovico De Luca aveva dato mandato ad un legale per ricorrere al Consiglio di Stato. Ora, a Qualiano si è unita la città di Villaricca. Lo ha comunicato l’on. Salvatore Micillo, capogruppo del M5S in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. «Sono stato ricevuto dal sindaco di Qualiano Ludovico De Luca e lunedì – spiega il deputato giuglianese – anche dal sindaco di Villaricca Francesco Gaudieri. A tutti ho rivolto la stessa domanda, se avessero intenzione o meno di partecipare al ricorso al Consiglio di Stato contro il bando per la costruzione dell’inceneritore.
La risposta di tutti è stata positiva. Ne sono felice. La lotta all’ecomostro continua e più forte di prima anche grazie all’ingresso dei nostri 7 consiglieri regionali».Nel corso dell’incontro si è fatto anche il punto della situazione anche sul ricorso pendente su Cava Riconta e dell’interrogazione parlamentare presentata da Salvatore Micillo sulla stessa, due discariche che insistono sul territorio di Villaricca, una interessata da un ampliamento per il trattamento del percolato e l’altra, chiusa ormai da 20 anni e di cui non si conoscono dati circa la sicurezza.
Infine, il parlamentare ha fatto sapere che già sono stati programmati ulteriori incontri con gli altri sindaci dei Comuni che presentarono insieme a Qualiano e Villaricca il ricorso al tar contro il termovalorizzatore.

