«Non abbiamo strappato nessun manifesto. Siamo stati aggrediti prima verbalmente e poi fisicamente». Non è direttamente Arzillo a parlare, ma chi era con lui, nel tardo pomeriggio di ieri, non ha esitato a prendere le distanze da quanto riportato dai media: «Arzillo è stato accusato ingiustamente, quando invece i veri responsabili dell’accaduto, sono dall’altra parte». Il gruppo di esponenti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia, si trovava in Piazza Municiupio, a Giugliano, in attesa della segretaria nazionale del partito Giorgia Meloni, «quando ad un certo punto è partita una contro manifestazione non autorizzata – spiegano – Arzillo ha subito chiesto l’intervento della polizia, presente sul posto, ma dai manifestanti sono partiti insulti ed è scoccata la scintilla che ha portato alla rissa». L’esponente di Fratelli d’Italia che, lo ricordiamo, è stato poi condotto in caserma insieme ad un’altra persona, «è intervenuto solo per separare le persone coinvolte nella lite. Le notizie circolate in rete, su una sua presunta provocazione, sono prive di fondamento e lesive della sua immagine». Arzillo avrebbe già querelato i responsabili. «Contro di lui solo fango» hanno poi chiosato i sostenitori della lista Fratelli d’Italia.
Arzillo è stato condotto in commissariato, insieme ad un’altra persona (Gerardo di Tuccio, esponente del Comitato No Inceneritore) e rilasciato alcune ore dopo. La vicenda ha avuto grande risalto mediatico, anche grazie al video pubblicato da InterNapoli.it e da altri quotidiani, dove si possono scorgere le immagini della rissa e l’intervento degli agenti di polizia.
