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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Qualiano. Sequestrato un immobile di proprietà della moglie del sindaco De Luca

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Un immobile sito in Via Falcone, di proprietà della moglie del sindaco di Qualiano Ludovico De Luca, è finito sotto sequestro nei giorni scorsi, per difformità amministrative. La notizia che girava già da qualche giorno in città, è confermata da fonti vicine dell’amministrazione comunale. Si tratta di un fabbricato composta da piano terra e un vano al primo piano, già oggetto di un precedente sequestro, finito di nuovo nel mirino delle forze dell’ordine, dopo una denuncia anonima. A far scattare i sigilli sarebbe stata la mancanza del cambio di destinazione urbanistica, necessaria per permettere alla moglie del primo cittadino, di proseguire i lavori di muratura realizzati di recente.

Le forze dell’ordine, allertate dopo una segnalazione anonima, sono giunte sul posto eseguendo i rilievi del caso e dopo aver vagliato la documentazione, hanno rilevato che i lavori non sarebbero potuti proseguire, nonostante la scia presentata al Comune, proprio per la mancanza di un provvedimento indispensabile: il cambio della destinazione urbanistica.

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La vicenda parte dalla fine del decennio scorso, quando l’immobile, realizzato solo in parte, viene acquistato dopo un frazionamento ritenuto in un primo momento illegittimo. Il precedente proprietari, infatti, dopo aver ottenuto una regolare licenza per la costruzione di una casa colonica, ha frazionato l’intera proprietà in più lotti, uno dei quali (quello comprendente la casa colonica in corso di realizzazione, ndr) è stato acquistato dalla moglie del sindaco.

Nel 2012, dopo un procedimento giudiziario, partito in seguito al primo sequestro, la titolare dell’immobile, insieme ad altre persone coinvolte nella stessa vicenda, vengono assolti dall’accusa di lottizzazione abusiva e l’immobile viene dissequestrato. Poche settimane fa è stata presentata una Scia al Comune, su cui si attende ancora il parere dell’Ufficio Tecnico dell’Ente, ma nel frattempo, riprendono i lavori di muratura, ma le forze dell’ordine rilevano che i lavori non potevano proseguire, nonostante la Scia: il permesso di realizzare l’immobile, infatti, era stato fornito per la costruzione di una casa colonica, su un terreno agricolo, ma dopo il frazionamento sarebbero mutate le condizioni e l’immobile non può più essere considerato come “casa colonica” per cui, è necessario ottenere dal Comune di Qualiano, un cambio di destinazione urbanistica, condizione che può essere avallata solo dal consiglio comunale, che dovrebbe effettuare una variante al vigente Piano Urbanistico Comunale.

Precisiamo che al momento si tratta solo di un procedimento amministrativo e non penale, in quanto il gip come era prevedibile, non ha convalidato il sequestro, (poiché vi è una precedente assoluzione per lo stesso reato) sufficiente però a bloccare i lavori e a costringere l’Ente di Piazza del Popolo a revocare qualsiasi permesso a costruire, in attesa di nuovi sviluppi.

Al momento le opzioni sembrano solo due: o la moglie del sindaco ottiene un cambio di destinazione urbanistica e può proseguire i lavori per il completamento dell’immobile, o decide per il ripristino delle precedenti condizioni del manufatto.

La vicenda come si può facilmente intuire, assume valenza anche a livello politico, poiché il fatto che la proprietà dell’immobile è direttamente collegata al primo cittadino di Qualiano, non fa altro che sollevare dubbi e perplessità circa l’operato della stessa amministrazione comunale, che aveva il dovere e l’obbligo di vigilare. Il Comune di Qualiano, adesso, entro i 90 giorni previsti per legge, dovrà per forza esprimere parere negativo sulla Scia presentata, soprattutto dopo l’intervento delle forze dell’ordine e il fatto che non l’abbia fatto prima, non fa altro che gettare ombre sull’operato dei tecnici comunali e di chi aveva l’obbligo di effettuare i controlli e non l’ha fatto.

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