«Fa male più nascondere la sofferenza che la sofferenza stessa». Immaginate di essere una persona nata con un certo modo di agire, ma che, a causa dell’ambiente in cui vive, è costretta a doversi comportare nel modo opposto. Che vita sarebbe? Sarebbe una vita … mancata. Un’esistenza vissuta in un perenne stato di disagio. Troppe persone continuano a vivere indossando una maschera e, per loro, ho scelto di espormi con un messaggio … chiaro e diretto. Ho preferito non farmi riprendere in foto soltanto perché ad essere importante è il concetto che voglio esprimere in questa mia lettera, non tanto la mia faccia che attirerebbe soltanto gossip e dicerie. Ho scelto di farmi rappresentare da una foto, quella del gufo. Perché? Il gufo è un animale notturno. Noi siamo persone che vivono di notte. Nel buio, quando nessuno ci può riconoscere, riusciamo ad essere noi stessi, togliendoci quella famosa maschera dalla faccia. Questo è il mio messaggio …
«Omosessualità ognuno di voi esprime un parere, un giudizio, ognuno di voi ne parla come se sapesse lo stato d’animo di un omosessuale, ma avete mai parlato con uno di loro? con uno di no? Avete mai chiesto come ci sentiamo quando prendi la consapevolezza di cio` che sei? Avete mai provato a parlarci ed a capire come ci si sente quando una società ti fa sentire malato, escluso, invertito? Avete mai cercato d’indossare i nostri vestiti e le nostre scarpe e camminato lungo la nostra via? Avete mai provato a guardarci negli occhi? Avete mai provato ad interrogare la nostra anima?
Quando ti rendi conto di cio` che sei, ti assale un forte stato di depressione, ti guardi intorno senza sapere dove ti trovi, ti guardi intorno e vedi tutti gli altri … “normali”, e allora ti chiedi: perché proprio a me? Ti guardi intorno e ti chiedi cosa c’è di sbagliato in me? Ti chiudi in te stesso e non parli più … fingi … Ogni mattina indossi una maschera senza parlare, ogni mattina devi affrontare una nuova giornata condita da sguardi, risate, accuse solo perché hai avuto il coraggio di viverti, hai avuto il coraggio di vivere liberamente, hai avuto ed hai il coraggio di combattere perché i tuoi diritti sono uguali a quelli degli altri diritti … la mia dignita` e` uguale alla vostra dignita`, il vostro sogno di sposarvi con la persona che amate e` anche il mio, il vostro sogno di avere dei figli e` anche il mio, il vostro sogno di restare accanto al vostro partner in ospedale in difficoltà e` anche il mio. Perché io non posso farlo, e voi si? Io non diritti, voi si!
Eppure puntate il dito contro di noi … Io non posso coronare i miei sogni d’amore, voi si! Io non posso vivere liberamente, voi si! Io non posso baciare per strada il mio compagno, voi si!! Io non posso camminare con lui mano nella mano, voi si! Io devo nascondermi, voi no! Io devo restare in silenzio, voi no! Io devo aver paura che qualcuno mi aggredisca, voi no! Devo vivere con il terrore che qualche omofobo mi aggredisca o mi minacci … devo aver paura che per un mio commento su facebook sia minacciato telefonicamente.
Io sono un omosessuale in terra dei fuochi, io sono un omosessuale che combatte come voi!! Chissà voi omofobi quante volte mi avrete parlato, stretto la mano, apprezzato per la mia intelligenza semplicemente perché non sapevate chi ero veramente. Quante volte mi avete incrociato per strada e mi sono sentito i vostri occhi addosso … quante volte vi siete sussurrati all’orecchio “ecco il ricchione”. Tutto cio` non ha mai scalfito il mio orgoglio, tutto cio` non ha mai indebolito il mio essere me stesso, ma mi ha forgiato ancora di piu`, convincendomi a combattere.
Pensate che sia solo io l’omosessuale nella nostra citta`? Invece c’e` ne sono migliaia che per paura si nascondono, che per paura si sono sposati ed hanno dei figli. A loro voglio dire: costruitevi la facciata dell’eterosessualità`, fidanzatevi, sposatevi pure, ma non sarete mai voi stessi se vi lasciate sconfiggere da questa paura di cambiare. Il cambiamento e` dentro di noi. Io continuerò a combattere anche per voi contro chi mi associa all’Isis, chi attacca la teoria inesistente del gender, contro chi vuole rubare i miei sogni. Miei cari, i miei diritti non elimineranno i vostri. I miei diritti ci faranno avanzare verso la civiltà.
A voi genitori omofobi chiedo di guardare nel cuore dei vostri figli e chiedetegli se amano un uomo una donna … ma qualsiasi sia la loro risposta amateli, abbracciateli, proteggeteli dalla cattiveria, proteggeteli da quella gente di Giugliano che vi consiglia di cacciarlo di casa, proteggetelo da quella gente che vi dice che vostro figlio e` malato, proteggetelo da loro. L’omofobia uccide, uccide dentro, la discriminazione uccide l’anima. Anche noi siamo figli del vostro Dio, anche noi siamo uomini prima di ogni cosa.
A voi dico vivete, dichiarate la vostra omosessualità e solo cosi sarete liberi, solo cosi potrete camminare a testa alta, solo cosi potrete camminare a piedi nudi in riva al mare senza aver paura! Il coraggio vi rendera` liberi. Piangete, arrabbiatevi, lottate, pretendete diritti, alzate la voce, ma non piegatevi a chi vi vuole vedere strisciare, non piegatevi a nessuno … amatevi!. Io omosessuale in terra dei fuochi combatto ogni giorno anche per voi, per aprirvi uno spiraglio di liberta` … qualsiasi sia il mio destino io combattero`, qualsiasi aggressione non mi fa paura, io combatto e vivo. Io vivo e continuero` a farlo».


