Siamo ai margini della zona Asi, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Ponte Riccio, in una stradina sterrata chiamata Vicinale Trenga. Nel corso di un servizio di vigilanza messo a punto dai volontari del WWF, sono spuntati cumuli di rifiuti abbandonati in più punti: copertoni di auto e di camion, scarti della lavorazione edilizia, materassi e mobili, scheletri di macchinette mangiasoldi, divani, stoffa e barili ormai vuoti contenenti un tempo sostanze chimiche. La zona è una di quelle dove il controllo delle istituzioni sfugge quasi totalmente, una sorta di “terra di nessuno”, praticata principalmente dai coltivatori dei fondi agricoli e al bisogno, da ladruncoli e dai furbi, che preferiscono abbandonare i rifiuti in campagna piuttosto che smaltirli legalmente. I volontari del WWF, che da giorni pattugliano il territorio alla ricerca di zone incontrollate dove si manifesta il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, hanno censito e classificato i vari cumuli e scattato delle foto che sono racchiuse in una galleria fotografica a margine dell’articolo. Tra i residenti ormai regna lo sconforto e la sfiducia: «Siamo costretti a tenere porte e finestre chiuse in piena estate – affermano – qui i roghi tossici sono una realtà quotidiana e nessuno muove un dito per fermarli». E’ proprio il proliferare di zone come queste che alimenta il fenomeno dei roghi tossici, quando un’area del genere diventa satura, infatti, è diventata efficace per i malviventi, bruciare i cumuli, così da fare spazio per altri rifiuti e via di seguito. «Denunciare non serve – aggiungono i residenti – siamo stanchi anche di chiamare le forze dell’ordine, crediamo ormai che non serva a nulla».
Giugliano. Il WWF scopre una discarica ai margini della stazione di Ponte Riccio
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