C’è uno spiraglio nella soluzione del problema degli esuberi, nel servizio di igiene urbana a Marano. Dopo l’affidamento provvisorio alla Tecnoservice, 18 lavoratori del comparto, rischiano di rimanere a casa. Il piano industriale infatti, prevede l’utilizzo di solo 90 unità sulle 108 attualmente impiegate. Un guaio per l’amministrazione comunale, che si trova a dover fronteggiare una nuova emergenza, dopo quella degli operatori del verde pubblico.
Nei giorni scorsi (venerdì, ndr) amministrazione comunale e sindacati si sono incontrati per cercare una via d’uscita. Da un lato i rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito il diritto acquisito grazie all’articolo 69 del D.L. 163/2006, la cosiddetta “clausola sociale di imponibile di manodopera”, che impone all’azienda che subentra nell’appalto pubblico, di assumere gli stessi addetti che operavano alle dipendenze dell’appaltatore uscente, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa prescelta dall’imprenditore subentrante, dall’altro lato, l’Ente di Corso Umberto I, che deve fare i conti con una situazione economica non certo favorevole e non può semplicemente pagare di più solo per far lavorare un maggior numero di lavoratori.
In particolare la Tasi obbliga gli enti locali a collegare l’importo della tariffa a quello della spesa e una maggiorazione di circa 650mila euro annui (tanto costerebbero i dipendenti in esubero, ndr) comporterebbe di certo una bolletta più salata per i cittadini. L’amministrazione è alla ricerca di una via d’uscita, ma non sarà certo facile. In ballo c’è il lavoro di circa 18 famiglie, ma anche responsabilità politiche, amministrative e naturalmente economiche.
La preoccupazione non è tanto per i prossimi sette mesi, in cui la Tecnoservice gestirà il servizio grazie alla trattativa negoziata, per il breve periodo, ma è il bando di 5 anni (più due) già affidato alla SUA (Stazione unica appaltante) che dovrà scegliere un nuovo gestore del servizio, attraverso una gara con il metodo dell’offerta economica più vantaggiosa, a parità di condizioni. Visto che la Tecnoservice si è aggiudicata la trattativa negoziata con un ribasso del 27%, senza cambiamenti evidenti, sarà quasi impossibile salvare i lavoratori in esubero.
Per gli esperti una via d’uscita sembra esserci, ovviamente per salvare sia i posti di lavoro che il bilancio del Comune di Marano. Si tratta di applicare una modifica al quadro economico della gara, con l’aggiunta di nuovi servizi o con il potenziamento di quelli esistenti nel capitolato d’appalto, ad esempio: un incremento degli obiettivi della raccolta differenziata, uno spazzamento stradale più efficace oppure, soluzione che appare più fattibile, la gestione dell’isola ecologica che a breve arriverà a conclusione.
Si tratta comunque di una scelta coraggiosa. Considerato il contesto, per l’Ente sarebbe più semplice lasciare tutto com’è, ma se si vuole raggiungere l’obiettivo, un po’ di audacia non guasterebbe di certo.


