Puntuale, come ogni estate, arriva l’emergenza idrica sul litorale giuglianese. È allarme a Varcaturo, Lago Patria e Licola. La pressione d’acqua inviata dal Comune alle abitazioni sulla fascia costiera non è sufficiente a soddisfare il bacino di utenze. Così, improvvisamente, i cittadini si ritrovano con i serbatoi a secco. Ad aggravare il fenomeno contribuisce l’apertura estiva dei lidi che si sono dotati di vasche idromassaggio, docce d’ultima generazione e di piscine moderne che hanno bisogno di un continuo ricambio d’acqua. Buona parte della pressione idrica, inoltre, è convogliata verso le isole. Ancora, un’altra leggenda è quella di una valvola sullo stradone verso Qualiano che viene chiusa o meno per favorire gli stabilimenti balneari. I disagi maggiori, acuiti dall’afa estiva, si sono registrati a via Ripuaria, nei parchi costruiti intorno al Lago Patria e a via Madonna del Pantano. I residenti cercano di rifornirsi affidandosi ad aziende private.
La questione è semplice: l’acquedotto non aumenta la portata dell’acqua, sebbene la richiesta aumenti. E di giorno, quando lavorano i lidi, alcune case restano senz’acqua. Lì dove non funzionano o non ci sono affatto le fogne, la situazione è ancora peggiore. I residenti d’estate sono costretti a pagare le autobotti per rifornirsi d’acqua, mentre d’inverno devono chiamare l’espurgo fogne per liberarsi dell’acqua piovana che allaga le strade e le loro case.
In seguito alle innumerevoli segnalazioni, infine, è scattata una gara di solidarietà sul gruppo facebook Varcaturo, Licola, Lago Patria.

