«L’incendio è di natura dolosa. Sembra esserci un disegno volto a rendere la vita difficile a chi opera per la tutela dell’ambiente e cerca di salvaguardare la salute dei cittadini!». Non le manda a dire Stefano Franciosi, storico ambientalista, rappresentante dell’associazione Lipu che da anni si batte per la difesa del Lago Patria. Le fiamme, divampate ieri mattina nei pressi dello Stadio dei Remi, hanno devastato un intero canneto. «Si trattava di una zona molto importante per la nidificazione di numerose specie di uccelli. Quando i pompieri hanno domato il fuoco, abbiamo trovato le uova carbonizzate – afferma Franciosi. Non solo, stavamo monitorando alcune specie protette di uccelli, tra cui una coppia di falchi di palude. In questi giorni verificherò se ci sia ancora il loro nido, ma difficilmente vedremo questi splendidi uccelli nuovamente in zona. Quest’incendio ha creato un enorme danno all’ecosistema».
L’associazione Lipu è da tempo impegnata nella rivalutazione ambientale dell’area intorno al lago e delle acque del lago stesso. A qualche mese fa risale la denuncia di Franciosi per una condotta fognaria abusiva proveniente da Castelvolturno e che scaricava liquami nel lago. Due settimane fa, invece, un altro incendio devastante che fu domato da cinque autobotti dei vigili. «Siamo in guerra – dice l’ambientalista. Pare che appicchino il fuoco in punti strategici. Vogliono costringerci a respirare diossina e ossido di carbonio. Ma noi non ci arrenderemo mai!»

