Un rilevatore di microspie e ben 6.000 euro in denaro contante, somma complessivamente trovata nelle tasche di 6 personaggi ritenuti affiliati o contigui a 2 clan operanti a Napoli e a uno della provincia, sorpresi a seguito di irruzione all’interno di un complesso residenziale di Giugliano in Campania su via santa Cateria da Siena “attrezzato per la riservatezza” con 3 impianti di videosorveglianza composti da ben 18 telecamere.
E’ quanto scoperto dai carabinieri della compagnia di Giugliano in Campania e del nucleo investigativo di Castello di Cisterna dopo irruzione nel complesso residenziale, all’interno del quale c’era un sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno a Napoli, Alfredo De Feo, 45 anni, residente a Napoli in via Fava, già noto alle forze dell’ordine e ritenuto elemento di spicco del clan camorristico dei “Contini”, trovato in compagnia di un incensurato 47enne del luogo contiguo ai “Mallardo”, un 53enne napoletano e uno 28enne ritenuti affiliati al clan contini e due fratelli di 57 e 54 anni, uno è affiliato di spicco al clan dei “Yolomelli”.
Dopo la scoperta del summit e dopo aver provveduto a bloccare e immobilizzare i partecipanti, i militari dell’Arma li hanno sottoposti a perquisizioni rinvenendo e sequestrando i 6.000 euro in denaro contante e il rilevatore di microspie, nella diponibilità dell’incensurato contiguo ai “contini”.
Smantellati e sequestrati anche i 3 impianti di videosorveglianza e le 18 telecamere posizionate a protezione del locale allestito come “sala riunioni protetta”.
K’arrestato è in attesa di rito direttissimo. le posizioni degli altri soggetti sono ancora al vaglio degli investigatori.
