Animi infuocati ieri pomeriggio in aula consiliare; non c’era nessun consiglio comunale in programma, nessun debito fuori bilancio da dover approvare, nessuna variazione al piano regolatore, ma un’incontro tra i cittadini e l’amministrazione sul tema che più interessa in questi giorni i melitesi: i rifiuti.
All’assemblea pubblica hanno preso parte, oltre al sindaco Venanzio Carpentieri, buona parte della giunta e molti cittadini accorsi – tra cui una nutrita delegazione del Movimento Cinque Stelle – per avere risposte definitive sulla crisi dei rifiuti che, nonostante gli annunci, continua a persistere. La città, pur avendo quasi del tutto superato la fase acuta della crisi, non riesce a tornare alla normalità e le rassicuranti percentuali di raccolta differenziata raggiunte sul finire del 2014 – intorno al 45% – sembrano essere solo un dolce ricordo. Le difficoltà che si sono registrate dopo il passaggio di cantiere da Melito Multiservizi – società partecipata comunale, sottoposta a procedimento di liquidazione – a Senesi S.p.a. si sono rivelate superiori alle aspettative e i 15 giorni di tolleranza che il Comune ha riconosciuto alla società di raccolta non sono bastati a far rientrare a regime il normale servizio di raccolta.
Nel corso del dibattito pubblico sono stati molti gli interventi dei cittadini e altrettanti sono stati i temi e le soluzioni proposte all’amministrazione: dall’uso delle telecamere, alle segnalazioni da far pervenire per iscritto al Comune; dalle preoccupazioni per l’incidenza che questa crisi avrà sulle tariffe della Tari, al servizio di raccolta che non rispetterebbe il calendario fornito dal comune, in tanti hanno provato a creare un serio dibattito su quanto sta accadendo in città. Non sono mancati, però, momenti di forte tensione: oltre alla presenza “rumorosa”, ma pacifica, di molti dipendenti ex Multiservizi, alcuni cittadini – pochi a dire il vero – hanno provato ad alzare eccessivamente i toni del dibattito e, in un caso, hanno reso necessario l’intervento della Polizia municipale.
Allo stato attuale – si intuisce dalle parole del primo cittadino Carpentieri – una data precisa per la risoluzione definitiva del problema non c’è: i mezzi forniti da Senesi, ma in pieno rispetto del capitolato d’appalto sottoscritto, non consentono un efficiente servizio di raccolta come avveniva con Multiservizi e il deposito selvaggio dei sacchetti rende ulteriormente complicato il lavoro degli operatori ecologici, tuttora sul piede di guerra non solo per le inadempienze della Multiservizi, ma anche per le attuali condizioni lavorative che giudicano inaccettabili.
Sulla questione dei mezzi inidonei, Senesi si è impegnata a noleggiare delle navette fornite di compattatori che potrebbero accelerare il ritiro dei rifiuti, ma al momento – come testimoniato dai dipendenti – i nuovi mezzi non sarebbero ancora nelle disponibilità degli operatori. Nel corso dell’assemblea ha poi preso la parola uno degli operatori ecologici: “Chiediamo scusa ai cittadini melitesi perché stiamo arrecando un disagio non indifferente, ma è giusto che sappiate anche le nostre ragioni – ha affermato – siamo dipendenti che lavorano senza stipendio e senza ferie. La Senesi ci sta facendo lavorare in condizioni poco dignitose: senza mezzi idonei, senza abbigliamento adatto e con l’assenza dei servizi essenziali”.
Intanto, nei prossimi giorni potrebbero continuare i disagi: oltre allo sciopero degli operatori annunciato per il 4 luglio – che il comune proverà a scongiurare nella riunione tra le parti convocata per domani mattina – proprio per la giornata di domani alcuni dipendenti hanno annunciato di incrociare le braccia in segno di protesta.


