Da un lato c’è la vicenda dei 18 dipendenti della Falzarano che rischiano di rimanere fuori dal nuovo appalto con la Tecnoservice, dall’altro c’è la crisi politica che vede l’amministrazione comunale nel caos e in mezzo, ci sono i sei operai del verde pubblico, che da mesi vivono ogni giorno con l’ansia di perdere il lavoro.
Ad ottobre scade il contratto con l’azienda e la speranza di un nuovo affidamento o il passaggio nell’azienda che potrebbe subentrare si affievolisce sempre di più. La loro è già una situazione difficile, poiché fanno fatica anche a percepire lo stipendio: «Fino ad oggi, non senza qualche difficoltà, siamo sempre stati pagati – affermano – ma le notizie che ci giungono sia dall’azienda che dal Comune non sono rassicuranti» così gli operai del verde pubblico commentano la loro situazione. «La politica ci ha abbandonati – proseguono – è evidente che hanno altri problemi da risolvere, ma il nostro non è un caso che può passare in secondo piano. Ognuno di noi ha una famiglia da sfamare e oggi, purtroppo, ci sentiamo completamente ignorati».
Con l’interessamento dell’Assessore Di Vaia, si era aperto uno spiraglio, ma dopo le sue dimissioni, tra i sei operai del verde pubblico è piombata di nuovo l’angoscia: «Abbiamo perso ogni riferimento con l’amministrazione comunale, il sindaco è preso dalle vicende politiche interne alla maggioranza e non vediamo segnali rassicuranti – aggiungono i lavoratori – ottobre è alle porte, in mezzo c’è solo luglio, agosto e settembre e bisogna ancora stabilire se e come fare la gara, se si va avanti di questo passo, è quasi certo che tra non molto ci ritroveremo senza lavoro e senza stipendio». Così i sei operai del verde pubblico lanciano un nuovo disperato appello all’amministrazione comunale, affinché si affronti la problematica e si trovi presto una soluzione che salvi sia il lavoro degli operai e le aspettative delle loro famiglie.
