L’azienda che si occupa della lettura dei contatori idrici in città è finita di nuovo sotto i riflettori. Il consigliere comunale di opposizione Biagio Sequino, dopo l’episodio di ieri, che ha visto protagonista il giornalista Domenico Rosiello, che dal suo blog ha denunciato una vile aggressione da parte di un “noto imprenditore locale”, ha reso noto un episodio accaduto alcuni mesi fa, dopo che l’esponente di minoranza aveva denunciato in assise l’anomalia del costo di lettura dei contatori idrici. In quell’occasione Sequino chiese spiegazioni al sindaco sul perché lo stesso servizio a Marano veniva effettuato ad un costo di 79 centesimi di euro mentre a Calvizzano il costo saliva fino a 3 euro. «Alcuni giorni dopo l’assise mio padre fu minacciato dal titolare dell’azienda in questione – ha dichiarato l’esponente di minoranza – il vile atto è stato regolarmente denunciato alla locale stazione dei carabinieri, ma dopo l’episodio di ieri, accaduto al giornalista Mimmo Rosiello, al quale va la mia totale solidarietà – ha proseguito Sequino – ho sentito il dovere di rendere pubblica quell’azione commessa nei confronti di mio padre».
Rosiello attraverso un post pubblicato su calvizzanoweb.blogspot.com ha raccontato la vicenda accaduta ieri senza però mai nominare l’azienda: «Mentre svolgevo il mio lavoro di cronista, un imprenditore molto conosciuto in città ha simulato di investirmi con il suo motorino, accelerando e frenando bruscamente – ha scritto Roseillo – dopodiché ha cercato in tutti i modi di provocarmi con epiteti infamanti (di tutto ciò ho le prove) – ha poi aggiunto – Non ho reagito e me ne trovo contento. Anzi – ha concluso il giornalista – ho provveduto ad avvisare i carabinieri».
«A Calvizzano c’è uno strano intreccio tra politica e affari che, come è già accaduto, rischia di degenerare, sconfinando nell’illegalità più assoluta. Chiedo alle forze dell’ordine e a chi di dovere a svolgere i dovuti controlli, nell’interesse dei cittadini e della legalità».
