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Qualiano. Accolte le richieste del Partito Democratico: si riduce la Tari e la Tasi

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«Tasi con l’aliquota minima all’1 per mille e Tari molto più leggere per le attività commerciali. Sono solo alcuni dati del nuovo tariffario deliberato dalla Giunta comunale e che passeranno al vaglio del prossimo Consiglio comunale del 9 Luglio, per essere approvati ed entrare nel Bilancio da varare entro la fine del mese».

Lo rende noto l’amministrazione comunale attraverso una nota inviata nella tarda serata di ieri. La riduzione della Tari e della Tasi erano tra i sette punti dell’accordo tra il Partito Democratico e il resto della maggioranza del marzo scorso, dopo le dimissioni del presidente del consiglio comunale Raffaele De Leonardis. Nell’assise di giovedì prossimo le due aliquote saranno poste in votazione.

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«Con la rimodulazione delle nuove tariffe risparmieranno tutti. Per alcune categorie di attività commerciali, vi sarà addirittura una riduzione del 50 per cento del tributo dovuto. In generale abbiamo ridotto di diversi punti percentuali la tassazione della Tari a carico degli esercenti, proprio per dare un impulso al settore che è forse più in affanno ultimamente e ci auguriamo che anche ciò possa contribuire alla ripresa», sottolinea il sindaco Ludovico De Luca.

Dunque, la Giunta comunale, recependo le istanze dei consiglieri e del presidente del Consiglio, De Leonardis, ha approvato il piano la nuova tariffa per la Tasi, che ricordiamo è la tassa comunale sui servizi indivisibili come illuminazione pubblica e manutenzione delle strade e l’Imu, e la Tari, la tassa dovuta per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti urbani.

Va anche detto che, invece, per alcune categorie, come ad esempio le banche, la Tari aumenterà del 100 per cento. Mentre grazie alla lotta all’evasione dei tributi, vi sarà un maggiore gettito delle entrate dovuto, ad esempio, dagli studi professionali, che sono stati censiti e per la prima volta pagheranno il dovuto per lo smaltimento dei rifiuti che producono.

E’ bene ricordare che i tributi locali costituiscono l’unica fonte di finanziamento per il Comune e per i servizi, che vengono. Si tratta di tributi propri perché il gettito è del Comune, sono riscossi e accertati dal Comune, ma quest’ultimo non ha la facoltà di istituirli o meno, di modificare i criteri per la determinazione della base imponibile. L’unica facoltà concessa al Comune riguarda la determinazione dell’imposta e talvolta la determinazione di speciali agevolazioni.

Com. Sta.

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