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venerdì, Maggio 10, 2024
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Giugliano. L’emergenza migranti infiamma il dibattito politico, Poziello: «Ho chiesto al Prefetto di escludere Giugliano dalle nuove gare»

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Sono circa cinquecento, per il momento, i migranti accolti nelle strutture ricettive del comprensorio giuglianese. Per lo più uomini, rifugiati politici che scappano dalla guerra e da una morte certa, lasciando, forse per sempre, moglie e figli nei loro Paesi d’origine. Su quella che, oggi come oggi, si è trasformata in una vera e propria “emergenza umanitaria”, i padroni di tante cooperative ed associazioni hanno costruito un “business”, si veda lo scandalo comunemente chiamato Mafia Capitale.

In questi ultimi giorni, l’emergenza migranti è approdata in tutta la sua criticità anche a Giugliano. I cittadini si dividono su chi è favorevole e chi no all’accoglienza. L’arrivo di circa 250 migranti al ristorante Di Francia ha spazientito i residenti di Licola. L’argomento è delicato. Una bomba sociale che ha infiammato, e non poco, il dibattito politico in città.
I primi ad intervenire sono stati Luigi Guarino, candidato a sindaco del centrodestra al ballottaggio contro Poziello, e Nicola Palma portavoce del Movimento Cinque Stelle. I due esponenti dell’opposizione intimarono al sindaco Poziello «di alzare i tacchi ed andare in Prefettura».

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L’incontro col Prefetto c’è stato ed il primo cittadino ha fatto sapere che «il Prefetto di Napoli – su sua sollecitazione – ha escluso il Comune di Giugliano dalle nuove gare in corso per la collocazione in strutture ricettive di migranti richiedenti asilo. Ciò in considerazione dell’elevato numero di richiedenti asilo già presenti sul territorio di Giugliano».

Sulla questione è intervenuto il consigliere d’opposizione di Forza Italia Alfonso Sequino. «Il centrodestra ha avanzato l’istanza di fermare ulteriori arrivi con richiesta che appare accolta dal primo cittadino ma oltre ciò – ha affermato – è necessario vigilare sulla temporaneità di questa ospitalità. A Giugliano non riusciamo ancora ad offrire una vita di qualità ai nostri cittadini, come possiamo pensare di esser capaci di offrirla ad altri. Se questa situazione da temporanea diventa definitiva e queste persone restano a Giugliano, da zona di rilancio, Licola, diventerebbe immediatamente simile a realtà territoriali a noi vicine, di cui non faccio il nome per correttezza ma che sono di facile intuizione».

Mercoledì, invece, si sono registrate delle proteste da parte dei residenti di Licola nei pressi del Di Francia. Venerdì è stata organizzata una manifestazione e, delle istanze dei residenti si sono fatti portavoce l’esponente de “La Destra” Antonio Arzillo e il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia Emanuele Bifaro. I due hanno chiesto che «sia fermata l’apertura dell’ennesimo centro di accoglienza per immigrati presente sul territorio, a tutela delle priorità e delle esigenze dei residenti, onde evitare che questa area sia tramutata in un vero e proprio ghetto. Sono altri gli interventi da necessari al rilancio economico e sociale di questo territorio».

L’ultima stoccata dell’opposizione è stata affondata dal candidato a sindaco di Fratelli d’Italia, ora consigliere comunale, Vincenzo Basile. L’esponente del partito di Giorgia Meloni ha lanciato un attacco nei confronti del neo eletto governatore della Campania Vincenzo De Luca. «De Luca è latitante sul problema immigrati a Giugliano. Prima del ballottaggio De Luca venne a sostenere la candidatura di Poziello proprio nel complesso Di Francia dicendo che tra le sue priorità vi era il rilancio turistico del nostro litorale. Dopo trenta giorni nella stessa struttura di Di Francia ed in altre strutture dell’area arrivano centinaia di immigrati. Che non si sa per quanto tempo soggiorneranno in tali strutture. Chiediamo che De Luca in prima persona si impegni col Prefetto a bloccare l’invio degli immigrati nella nostra città e trovare una diversa allocazione per quelli già arrivati. Ciò non per razzismo ma perché riteniamo quell’area fondamentale per lo sviluppo della nostra città».

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