CALVIZZANO, I PRIMI 104 ANNI DI NONNA ERMINIA
Un secolo in perfetta salute. La città la festeggia

CALVIZZANO. Che non si debba chiedere l’età ad una signora è risaputo. Domandatelo a nonna Erminia…ne avrete la conferma: “che te ne importa? Me vuliss fa murì?”, vi risponderà. Tutta imbellettata Erminia Orefice ha preso parte alla festa organizzata ieri in suo onore. Parenti ed amici sono accorsi a festeggiare il suo compleanno a Villa San Pietro, l’istituto per anziani che da qualche anno la ospita. 104 il numero sulla torta, ma sessanta sono gli anni che maliziosamente nonna Erminia dice di avere. Un secolo e più, portato senza alcun peso. Tante sono le cose che ha da raccontare. Una volta Erminia è persino morta. Di appendicite. Aveva 18 anni allora, e viveva ad Avellino. Tutto era pronto, i funerali già organizzati. Ma quando il carro funebre giunse sotto casa sua…improvvisamente Erminia si mise a sedere al centro del letto… Qualcuno gridò al miracolo, qualcuno si limitò a dire che Erminia aveva 7 vite, come un gatto. Quello che invece sappiamo noi è che la nonna non segue alcuna dieta specifica, si limita a mangiare poco. Il prezioso accorgimento che usa in tavola è di non farsi mai mancare il suo solito bicchiere di vino, senza il quale si rifiuta categoricamente di mangiare. Non fuma, e fino a qualche hanno fa non ha mai tralasciato una moderata attività fisica. Questi pochi accorgimenti e – perché no? – qualche piccolo strappo alla regola sono il segreto di nonna Erminia, come ci conferma il medico della struttura, il dottor Vincenzo De Rosa: “per fortuna non soffre di diabete, né di patologie cardiorespiratorie, il che alla sua età può considerarsi l’eccezione”. Le piace la tranquillità, ma guai a farla arrabbiare. Ama conversare, ma detesta che le si facciano troppe domande. Deve essere lei a gestire la conversazione. E’ così che nonna Erminia ha sempre condotto la sua esistenza, placidamente. “Il segreto di questa donna- azzarda qualcuno- è nella semplicità con cui affronta la vita. Non sprecare fiato inutilmente è la sua filosofia, sarebbe una perdita di energia senza senso”.