12.6 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

REFERENDUM/6. PALUMBO: «QUESTA RIFORMA DESTABILIZZA LA DEMOCRAZIA»

PUBBLICITÀ

Giorni intensi quelli che vede protagonista il sindaco di Mugnano, Danele Palumbo, nella campagna informativa circa la prossima tornata referendaria. Dopo l’incontro tenutosi domenica scorsa nell’aula consiliare del comune, alla presenza di forze politiche del centrosinistra e cittadini elettori, giovedì prossimo il primo cittadino di Mugnano giungerà a Giugliano per spiegare perché votare No alla proposta di riforma costituzionale.



Cosa c’è di sbagliato nella proposta di riforma sostenuta dalle forze del centrodestra?


Il principio stesso al quale essa s’ispira. Una riforma di ben cinquanta articoli della nostra Costituzione, mina il principio di democrazia, per il semplice fatto che quantomeno, si sarebbe dovuto far precedere alla chiamata alle urne degli italiani, una sana discussione tra la varie forze politiche sulla possibilità di convertire la costituzione dei padri ed i principi sui quali è basata la Repubblica.


Quali sono i punti inaccettabili di questa possibile riforma?

Nessun punto è accettabile. Ma, noi amministratori del mezzogiorno d’Italia, abbiamo il diritto/dovere di informare i cittadini sui rischi che causerebbe questa riforma.


PUBBLICITÀ

Perché fa riferimento al mezzogiorno d’Italia?

Perché è dato noto che il sud del paese vive una fase economica più arretrata rispetto al nord e, votare si alla riforma, significherebbe anche dare maggior autonomia alle Regioni in materia scolastica e sanitaria. In sostanza, la tanto discussa devolution , che inevitabilmente comporterebbe una netta demarcazione tra le Regioni più ricche ed in grado di fornire servizi più adeguati ai cittadini, e quelle più povere, come appunto le regioni meridionali, dove continuerebbe a imperare uno stato di povertà diffusa, senza il sostegno del governo centrale.


Cosa altro fa paura di questa riforma?

Lo svuotamento dei poteri del Capo dello stato che, con l’incremento delle funzioni del primo ministro, verrebbe a ricoprire una mera funzione simbolica. Di contro, il Premier, vanterebbe si tanti poteri, da poter addirittura rasentare la fisionomia e la funzionalità di un dittatore.


Il problema dunque interessa l’intero paese?

Certo. La stessa riforma della Corte costituzionale che prevede di aumentare da cinque a sette il numero di membri eletti dalla Camera, rischia di politicizzare anche un organo che deve essere privo di ogni colore politico. L’Italia ha bisogno di un bicameralismo perfetto e le leggi devono essere ugualmente vagliate da Camera e Senato. Un Senato federale non sarebbe garantista dell’equilibrio e dell’imparzialità che questo paese ha difficoltà a raggiungere.



Esiste una costituzione alla quale è ispirata quella che saremo chiamati a votare?

Non esiste stato costituzionale nel quale vengono, in maniera tanto rischiosa, messe in discussione il principio di unità ed imparzialità. In Italia, ripeto, ci vuole una maggiore dispersione dei poteri, o il rischio è quello di compromettere la natura stessa del principio di democrazia.


Cosa vuole dire agli elettori?

Rivolgo loro l’accorato appello a difendere la costituzione dei padri. E’ una riforma, quella in discussione, che comprometterebbe il già precario stato di salute dell’Italia, con conseguenze accentuatamente più gravi nel sud.
Non Vi sottraete alla consultazione referendaria, non c’è quorum e quindi, più “NO” saranno scrutinati, più possibilità avremo di sventare questa minaccia al principio stesso di costituzionalità.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Peppe Di Napoli ospite a ‘Verissimo’: “Ci regalerà un bellissimo racconto di vita”

Peppe di Napoli sarà ospite di Silvia Toffanin a Verissimo sabato 27 aprile. Il pescivendolo napoletano star dei social...

Nella stessa categoria