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mercoledì, Maggio 8, 2024
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MARANO: ARRESTATO FALSO AVVOCATO

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I Militari del Nucleo Operativo del Gruppo della G. di F. di Giugliano, al termine di complesse indagini di p.g. coordinate dalla Procura di Napoli, hanno eseguito, su ordine del GIP presso il Tribunale di Napoli, una misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Di Napoli Castrese, 49 anni, sedicente avvocato di Marano.
L’attività di servizio in argomento, prende avvio dalla denuncia di alcuni privati a seguito delle quali l’Autorità Giudiziaria di Napoli delegava il Comando Gruppo allo svolgimento di più accurate indagini di p.g.
Gli accertamenti svolti dalla G.di F. consentivano di accertare che il Di Napoli Castrese, pur non essendo iscritto ad alcun albo degli avvocati (anche se tale qualifica risultava inserita nella carta d’identità a lui rilasciata dal Comune di Marano di Napoli, sul citofono dell’abitazione, sulle targhette dello studio, sui bigliettini da visita, sulla carta intestata, etc..) risultava esercitare fraudolentemente la professione forense.
Le indagini, consistite inizialmente in sopralluoghi, pedinamenti, appostamenti, assunzione di informazioni testimoniali e rilievi fotografici hanno consentito di accertare, altresì, che il sedicente avvocato al fine di garantire a più soggetti la genuinità di alcune operazioni immobiliari (effettuate a seguito di mai avvenute procedure di esecuzione immobiliare – per le quali lo stesso aveva richiesto e ricevuto già grosse somme in pagamento) aveva formato atti giudiziari “contraffatti” a firma di ignari Giudici della 5^ Sezione Civile del Tribunale di Napoli dai quali risultava l’assegnazione degli immobili esecutati in favore dei truffati.
A seguito della perquisizione domiciliare e dello studio professionale, i militari hanno sequestrato, tra le altre cose, numerosi oggetti e documenti rilevanti ai fini investigativi (timbri, files, carta intestata, biglietti da visita, falsi certificati di rottamazione e di circolazione acquisiti a mezzo scanner, false procure speciali, etc..), nonché un computer.
In particolare sul computer veniva disposta una perizia tecnica finalizzata ad accertare se lo stesso potesse essere stato utilizzato per la consumazione dei reati di falso. L’esito degli accertamenti, effettuato da consulenti specializzati, permetteva di “recuperare” alcuni files cancellati, che fornivano importanti conferme su quanto ipotizzato a carico del Di Napoli.
Colorito anche l’episodio del rinvenimento di un documento intestato alla Conferenza Episcopale Italiana, a firma del Card. Camillo Ruini, con il quale si decretava l’inserimento di una società facente capo ad uno dei truffati, tra i fornitori della Santa Sede.
Anche tale documento, ovviamente, è risultato essere un “falso d’autore”, in quanto frutto di un sapiente “collage” – fatto a computer – tra l’intestazione della C.E.I. (presente come file separato), il gruppo firma del cardinale, acquisito a mezzo scanner, e un documento Word predisposto dal sedicente avvocato.
Sul c/c del Di Napoli sono “scattati” prima gli accertamenti bancari, svolti abilmente dai militari del Gruppo di Giugliano al fine di individuare tutti gli assegni , illecitamente ricevuti dalle persone raggirate, poi il sequestro preventivo di tutte le somme ivi depositate, pari a circa 60.000 euro.
Di Napoli Castrese, ora agli arresti domiciliari, dovrà rispondere dei reati di truffa, falso ed esercizio abusivo della professione forense. Sono altresì in corso le operazioni ispettive ai fini della tassazione dei proventi illeciti percepiti dal professionista nel corso dell’esercizio abusivo dell’attività forense.



COMUNICATO STAMPA GUARDIA DI FINANZA

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