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venerdì, Marzo 29, 2024
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Gli affari degli Scissionisti nella Capitale, tra i 23 arrestati c’è anche un esponente di spicco degli Amato-Pagano

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eCi sono anche storici bar della Capitale e locali frequentati da vip tra i 46 esercizi commerciali sequestrati nell’ambito dell’operazione antimafia dei carabinieri del Comando Provinciale di Roma e dalla Guardia di finanza. Tra questi i bar «Mizzica» di via Catanzaro e di piazza Acilia, risultati acquistati recentemente da uno dei due gruppi criminali sgominati con l’operazione, il locale «Macao» di via del Gazometro, frequentato dai vip della movida romana e la nota catena di bar «Babylon Cafè».


CAMORRA E SCU Sono due le organizzazioni criminali sgominate dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma e dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria della Capitale con l’operazione antimafia di oggi che ha portato a 23 arresti, altri 26 indagati e sequestri per 280 milioni di euro. Secondo gli inquirenti, un primo gruppo è riconducibile a Gaetano Vitagliano, considerato figura di spicco nel settore del narcotraffico internazionale e vicino al clan camorristico degli «Scissionsiti». Per gli investigatori, scarcerato nel 2011 e stabilito a Roma, avrebbe costruito un vero e proprio impero attraverso il riciclaggio e il reimpiego di denaro sporco.


A quanto emerso dalle indagini, l’altra organizzazione, guidata da Giuseppe Cellammare, ex collaboratore di giustizia ritenuto negli anni ’90 elemento di spicco della «Sacra Corona Unita», operava a Monterotondo, in provincia di Roma, e sarebbe stata caratterizzata dall’estrema violenza e dedita a usura ed estorsioni. Durante le indagini al gruppo è stato sequestrato un vero e proprio arsenale costituito da armi e munizioni, anche da guerra. Alcune vittime, oltre a essere state ripetutamente minacciate e picchiate, hanno subito anche intimidazioni come l’incendio si auto.



Arresti e sequestro di beni da 280 milioni di euro a Roma tra cui bar, ristoranti, pizzerie e sale slot. I carabinieri del Comando provinciale stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 23 persone ritenute responsabili a vario titolo di appartenere a due associazioni a delinquere finalizzate a estorsione, usura, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e il fraudolento trasferimento di beni o valori.
Tra gli indagati c’è anche Gaetano Vitagliano, ritenuto dagli inquirenti legato al clan
Amato-Pagano

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I carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nel corso di un’operazione condotta anche con la partecipazione dei finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, stanno eseguendo nelle province di Roma, Napoli, Milano e Pescara un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Roma su richiesta della locale DDA nei confronti di 23 persone.
Decine le perquisizioni tuttora in corso e un decreto di sequestro di beni, emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma su richiesta della DDA della Capitale, i carabinieri ed i finanzieri stanno eseguendo con il sequestro di bar, ristoranti, pizzerie e sale slot, immobili, rapporti finanziari e bancari, auto e moto, società, quote societarie.
La maxi-operazione scaturisce da un’indagine dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, denominata “Babylonia”, su due sodalizi criminali “in vertiginosa crescita” sul territorio capitolino, con base a Roma e Monterotondo .

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