Ancora un mezzo passo falso casalingo, il nuovo De Cristofaro sta diventando una vera e propria maledizione per i gialloblu. Nella scorsa stagione solo quattro vittorie in diciassette gare disputate, in quella attuale con il pareggio di domenica scorsa con il Boca San Lazzaro sono tre le partite giocate con zero vittorie. Se si vuole andare nei play off o se si vuole semplicemente salvarsi non si può prescindere dal rendere il proprio campo un fortino quasi inespugnabile, ma questo Giugliano sulla scia di quello completamente diverso dello scorso anno eppur tanto simile nei risultati sembra totalmente incapace di farlo. Non è una questione tattica ne tecnica, dato che in casa e fuori mister Gargiulo adotta praticamente sempre lo stesso modulo con quasi sempre gli stessi protagonisti, ma più probabilmente è un fatto di mentalità. In casa i giocatori pressati dagli avversari che non regalano un centimetro riescono difficilmente a fare la partita, come invece dovrebbero fare, ed allora il gioco giuglianese diventa un continuo sbattere contro ben nove uomini avversari dietro la linea della palla. Se poi si aggiunge che quasi mai Chigou e soci hanno avuto la fortuna di andare in vantaggio, in modo che l’avversario si allunghi nella ricerca del pari e conceda finalmente gli spazi necessari per la manovra, ecco che il cerchio si chiude determinando inesorabilmente la mancata vittoria casalinga. E con il Boca se ne è avuto un chiaro esempio: “sono deluso dal risultato ma non certo dal gioco della mia squadra –dice mister Gargiulo- pure con il Boca come nelle altre gare abbiamo avuto tante occasioni per vincere, ma le abbiamo fallite tutte. E pure stavolta l’arbitro ci ha messo del suo annullando il goal del due a uno a Chigou senza un motivo valido. C’è stata una spinta? Ho rivisto le immagini e non credo. Non abbiamo fortuna, solo a noi ci annullano goal così”. Sulla scia dell’allenatore pure i suoi ragazzi: “pareggio giusto? Non credo –dice il centrocampista Marzocchi-, meritavamo decisamente di vincere. Non abbiamo giocato benissimo nel primo tempo, ci siamo un po’ adattati all’avversario e al suo ritmo, loro erano molto organizzati, ci pressavano e gestivano la palla, costringendoci a rincorrerla. Ma nella ripresa pur andando sotto nel risultato abbiamo creato tanto senza riuscire a mettere la palla dentro la porta, mentre loro non sono più riusciti a tenere il campo. Nell’ultima mezzora ho contato una conclusione nostra ogni due minuti. Cosa bisogna fare per vincere in casa? Bisogna non prendere goal, perché almeno uno noi lo facciamo sempre”. “Sono felicissimo per il goal –dice Alterio-, lo inseguivo da due anni. Tanta rabbia nell’esultanza? Per la liberazione da quello che sembrava un incubo, ma pure perché non meritavamo di perdere. Abbiamo giocato tanto nella ripresa ma senza fortuna”. Agli avversari invece il pareggio sembra star bene, probabilmente avrebbero firmato alla vigilia per un punto esterno, anche se dopo essere andati in vantaggio per un attimo hanno cullato il sogno di vincere, dunque non sono proprio contentissimi: “dopo il vantaggio invece di tenere il ritmo siamo calati –dice mister Bardi- mentre il Giugliano è stato bravo nel finale dove poteva anche vincere. Credo che alla fine il pareggio sia giusto”. “Ho fatto un goal bellissimo perché l’ho piazzato con il destro io che sono un mancino –dice l’autore del momentaneo vantaggio ospite Evangelisti- ho sperato di vincere ma il pareggio alla fine è giusto. Ci capita sempre così, partiamo forte, non concretizziamo e poi caliamo nel finale. Bravo il Giugliano a spingere e ad approfittarne”.
Rubrica a cura di Gregorio Morrone e Sabatino Pommella
