I fratelli Capaccio dall’Alleanza di Secondigliano ai boss del centro di Napoli. Secondo ‘voci di popolo’, ‘leggende metropolitane’, alcuni giorni prima dell’arresto di Paolo Di Lauro vi sarebbe stato in una villa del Napoletano una riunione di tutti i maggiori capiclan di Napoli e provincia. Un incontro segretissimo in cui si sarebbe discusso di quella guerra che tanta attenzione mediatica aveva suscitato in Italia e nel mondo.
Una mattanza con più di 50 morti ammazzati che aveva bloccato gli affari e attirato tanta, troppa attenzione da parte delle forze dell’ordine. Gli investigatori non hanno mai confermato queste voci che però in alcuni ambienti esistono ancora. Questo summit è stato romanzato anche in Gomorra 3 dove è stata ricostruita l’alleanza dei Confederati.
TRA FICTION E REALTA’
Non c’è una vera e propria corrispondenza alla realtà dell’esistenza di questo gruppo. Presenti nella scorsa stagione Gomorra Don Aniello, socio in affari e amico di Giuseppe Avitabile, O’ Stregone, Edoardo Arenella O’ Sciarmante, O’ Crezi e O’ Diplomato cioè i due fratelli Capaccio. Secondo alcuni sarebbero la trasposizione dell’Alleanza di Secondigliano (Mallardo, Contini e Licciardi) ma le zone non coincidono. Infatti nel summit in onda nella prima puntata della terza serie Genny, seduto al tavolo, parla delle zone di pertinenza: Quartieri Spagnoli, Porto e Forcella. Prendendo per buona questa trasposizione i clan nella vita reale sarebbero i Mazzarella, i Sibillo-Giuliano (a cui si rifà il gruppo di Sangue blu), i Misso ed i clan dell’area est di Napoli.
