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domenica, Giugno 16, 2024
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PONTE RICCIO, C’è L’ACCORDO

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GIUGLIANO – Il Comitato Ponte Riccio, la sua presidentessa, la pasionaria comunista e consigliera circoscrizionale lagopatrese Tilde Adamo, i suoi militanti, il Comitato Aria Pulita di Parete, i tre sindaci di Parete, Lusciano e, ma forse soprattutto, il “popolo inquinato” di Giugliano e comuni vicini ha cominciato a
vincere. Sarà una piccola battaglia vinta, arriva quasi in “zona
Cesarini” e con una sentenza del Consiglio di Stato che taglia fuori
dalle competenze finora avute del Commissariato regionale per
l´emergenza rifiuti, ma finalmente c´è un punto fermo contro il
prolificare degli “abusi” inquinanti del Cdr e delle varie discariche,
più o meno legali, più o meno abusive, presenti su quel già martoriato
territorio. Il protocollo di intesa in 15 punti, proposto dal Comitato
Ponte Riccio, dalla Legambiente e dalle varie associazioni
ambientaliste locali, è stato approvato . Soddisfazione è stata
espressa dalla stessa Tilde Adamo “Stavolta un primo passo è stato
fatto, quest´approvazione è il primo, speriamo, dei numerosi problemi,
e per ora nero su bianco, ma solo scritto, che si affronta
coerentemente con quanto per mesi i militanti del nostro Comitato, cui
man mano si sono aggiunti associazioni, gruppi, sindaci e partiti,
primo fra gli altri proprio Rifondazione Comunista, hanno urlato in
piazza e scritto sugli striscioni delle varie incursioni presso
l´impianto di località Tre Ponti, il Cdr, le ecoballe puzzolenti ed
illegittime, i siti e le piattaforme di stoccaggio e quant´altro
contestato in tanti e clamorosi modi, non ultimo lo sciopero della fame
attuato da alcune donne del Comitato Ponte Riccio”. Soltanto l´altro
ieri c´era stata l´ennesima protesta al Cdr con la denuncia ed il
successivo sequestro da parte della polizia di Giugliano di alcuni
camion per il contenuto sospetto che trasportavano. La vittoria è
stavolta anche dell´Opera Nazionale Nomadi e di Attac Napoli Nord che
più volte avevano appoggiato anche gli zingari del campo rom di Ponte
Riccio, plurinquinati perché ad un tiro di fionda dal mefitico impianto
di trasformazione delle ecoballe. Da ieri in poi restano 60 o 90 giorni
alla Regione e previo concertazione e confronto con i soggetti
interessati, primi fra tutti Comitato Ponte Riccio e Legambiente, per
adeguare e mettere a norma le innumerevoli manchevolezze e carenze
dell´impianto ed i vari dispositivi previsti nel protocollo stesso. Non
sappiamo, e forse neppure Paolucci o Facchi lo sanno, se la sentenza
sull´invalidamento dei poteri del Commissariato possa sminuire o
addirittura far saltare questa intesa. Tuttavia la gente di Giugliano,
con o senza commissariato continuerà a lottare fino alla vittoria. In
fondo solo perché ha… ragione.




ANTONIO LUCIGNANO – Cronache di Napoli 29 novembre 2002

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