Voleva rubare tutti i cavi di rame da una cabina dell’Enel, sulla statale Appia nel tratto di Sant’Antimo, dismessa da qualche giorno. Il ladro, che ha agito da solo nel pomeriggio di Lunedì in Albis, è identificato solo ieri pomeriggio dal fratello, nel reparto grandi ustionati del Cardarelli, dove era stato ricoverato dopo aver subito una scarica elettrica di tremila volt. Angelo Pezzella, 35 anni, pregiudicato per furto di cavi di rame, residente a San Prisco, in provincia di Caserta, lotta contro la morte, a causa delle ustioni sul novanta per cento del corpo. Il pregiudicato, come hanno accertato i carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, diretta dal tenente Nicola Maggio, lunedì scorso, dopo aver forzato la porta della cabina, si è avvicinato a una grossa bobina di un trasformatore, che però aveva mantenuto ancora intatta la carica elettrica. E non appena i ladro ha appoggiato le punte della grossa tronchese sull’avvolgimento dei cavi, è stato investito in pieno da una potente scarica, simile per voltaggio a quella della sedia elettrica. Angelo Pezzella, è stato sbalzato in aria come un fuscello, con gli abiti completamente avvolti dalle fiamme, e con il corpo già ricoperto da ustioni di secondo e terzo grado. L’uomo è stato soccorso da alcuni abitanti della zona, richiamati dal «botto» prodotto dalla scarica elettrica.
MARCO DI CATERINO – IL MATTINO 12/04/2007
.
