È bastata la netta e convincente vittoria con l’Atalanta per spegnere le polemiche e zittire, numeri alla mano, chi ancor prima della disfatta di Bologna emetteva sentenze sull’intolleranza di Antonio Conte al doppio impegno settimanale.
I numeri, però, ancora una volta vengono in soccorso del tecnico salentino, che in questa sua seconda annata napoletana, dopo 12 giornate di campionato, riesce a reggere brillantemente il confronto con il suo passato e con le big europee, laureatesi campioni lo scorso anno nei principali campionati del vecchio continente.
Il Napoli non è più quello dello scorso anno, segna poco e subisce tanto: falso!
Lo scorso campionato, dopo 12 giornate gli azzurri avevano segnato 19 gol e subiti 9: oggi le reti subite sono 2 in più, mentre quelle realizzate sono esattamente uguali.
Tutto ciò nonostante il doppio impegno e una lunga lista di infortuni che hanno minato le certezze difensive della squadra di Conte, costretta a rinunciare a Buongiorno in 4 occasioni e Rrahmani addirittura per 8.
Per quanto riguarda le reti segnate, non ingannino i 3 gol rifilati all’Atalanta, anche lo scorso anno nelle prime 12 giornate il Napoli aveva segnato per ben 3 volte più di 3 gol in un incontro.
Inoltre la resa difensiva è perfettamente in linea con lo storico di Conte ai secondi campionati con Juventus, Chelsea e Inter.
L’analisi dei gol subiti nelle prime dodici giornate mostra un trend netto: tutte le squadre considerate hanno peggiorato la loro tenuta difensiva rispetto alla stagione precedente, seppur in misura diversa.
Tabella: Gol subiti (prime 12 giornate)
Confronto con il primo anno, Conte fece meglio solo alla Juve
Si diceva che la Champions porta via punti ed energie per il campionato, ma al momento un calo evidente non si evince.
Il Napoli ha soltanto un punto in meno rispetto allo scorso campionato, con Conte che riuscì a far meglio soltanto nel con la Juventus, che fu l’unica a mostrare una crescita nel rendimento, passando dai 2,08 punti di media nel 2011/12 ai 2,33 del 2012/13 (incremento di +0,25 punti a partita).
Quasi stazionario il Napoli, che tra il 2024/25 e il 2025/26 è sceso da 2,17 a 2,08 punti a gara, con una differenza di –0,09.
Peggio andò prima con il Chelsea e poi con l’Inter (differenza di –0,33). I Blues tra il 2016/17 e il 2017/18 scesero da una media di 2,33 a 2,00 punti per gara, mentre i nerazzurri tra il 2019/20 e il 2020/21 passarono da 2,58 a 2,25 punti a partita
Anche in questo caso poco incidenza ha il fattore Champions, visto che soltanto l’Inter tra le quattro partecipava alle coppe europee sin dal primo anno di Conte in panchina (meglio la Juve, peggio il Chelsea, stazionario il Napoli)
Bayern quest’anno è migliorato, Napoli superiore a Barcellona, Psg e Liverpool: solo gli azzurri lo scorso anno non disputavano le coppe europee
Di particolare interesse è il confronto con le vincitrici dei principali campionati europei nella scorsa annata (Napoli, Bayern Monaco, Liverpool, PSG e Barcellona).
Soltanto il Bayern Monaco è riuscito a fare più punti rispetto allo stesso momento dell’anno precedente, mentre il Liverpool è addirittura naufragato.
Tabella: Punti, medie e variazione percentuale (prime 12 giornate)
Il Napoli conferma sostanzialmente il suo percorso dello scorso anno: 26 punti nel 2024/25 e 25 punti in questa stagione, con una media di poco superiore ai 2 punti a partita. Meglio il Bayern, capace di fare due punti in più (31) rispetto al precedente campionato. Gli azzurri hanno fatto però meglio di Barcellona e PSG: i blaugrana perdono due punti rispetto allo scorso anno (-6%) mentre i parigini scendono da 33 a 30 (-9%). Malissimo il Liverpool che ha ottenuto addirittura 10 punti in meno rispetto allo scorso anno con un clamoroso -35%.
A fare riflettere è un aspetto assolutamente da non sottovalutare: tra queste squadre il Napoli era l’unica a non disputare le coppe europee lo scorso anno, mentre tutte le altre erano impegnate in Champions League.
Altra conferma che almeno nel primo terzo di campionato, il doppio impegno non è affatto per Antonio Conte come la criptonite nel Super Man, come da tempo pontificano i suoi detrattori.


