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giovedì, Marzo 28, 2024
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Accoglienza migranti, infiamma la polemica a Mugnano e Marano. Qualiano non si schiera, no comment a Giugliano

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 La proposta lanciata da Potere al Popolo Marano di sospensione del Dl Sicurezza targato Matteo Salvini, raccolta da alcuni sindaci del territorio come Visconti a Marano e Sarnataro a Mugnano che si sono accodati a colleghi come Luigi de Magistris a Napoli, il palermitano Leoluca Orlando, il primo cittadino di Parma Federico Pizzarotti e quello di Firenze Dario Nardella, continua a far discutere scatenando un dibattito piuttosto ampio. Qualcuno sembra plaudire alla proposta di Pap, ma molti altri mostrano quello che sembra essere una sorta di indignazione e c’è chi invoca le dimissioni delle fasce tricolori maranese e mugnanese. Cominciamo da Marano. Oltre alla scontata contrarietà del gruppo leghista locale, si aggiunge anche quella della consigliera comunale e candidata sindaco alle ultime elezioni per Fratelli d’Italia Teresa Giaccio. «È assolutamente inconcepibile – afferma la Giaccio – che chi rappresenta le istituzioni a Marano al livello più alto dia un tale esempio ai propri cittadini. Il Dl è legge dello Stato e, in quanto tale, va applicata e rispettata. Invito il sindaco ad occuparsi dei problemi reali della città, la raccolta dei rifiuti e la differenziata la cui percentuale è sempre più bassa, l’isola ecologica che è completamente affondata, manto stradale e rete fognaria al collasso, scuole ed edifici pubblici che da anni non ricevono alcuna manutenzione, per non parlare del mercato ortofrutticolo, cimitero, Pip».

Netta contrarietà anche dai gruppi di opposizione al consiglio comunale di Mugnano, che non condividono la posizione del primo cittadino Luigi Sarnataro. «Noi dell’opposizione – recita una nota congiunta – riteniamo a dir poco “assurda” la dichiarazione del Sindaco di Mugnano Sarnataro, di rigettare l’applicazione del Decreto Sicurezza. Un uomo delle istituzioni che invita alla disobbedienza civile. E’ da irresponsabili una tale presa di posizione. Il Decreto Sicurezza è una legge dello Stato votata dal Parlamento, e firmata dal Presidente Della Repubblica e come tale va rispettata, chi non la rispetta ne risponderà dinanzi alla Legge». Ecumenica è invece la posizione di Raffaele De Leonardis, primo cittadino di Qualiano. «Non sto né con Orlando e de Magistris, né con Salvini: sono dalla parte della giustizia, soprattutto quella ordinaria. Accogliere migranti senza dar loro un futuro, senza soddisfare la loro sete di un progetto di vita senza dare loro il giusto sostegno dopo una vita di miserie, di privazioni, non serve a nulla. Garantire loro una vita serena e soprattutto una garanzia di integrazione con la nostra cultura, con il nostro modo di vivere, con il nostro “credo” è la strada giusta». Non ci sono commenti, almeno al momento, della giunta comunale di Giugliano guidata dal sindaco Antonio Poziello, sebbene la nostra redazione abbia più volte chiamato il primo cittadino nonché il vicesindaco Pianese e l’assessore alle politiche sociali Gennaro d’Orta che però ammette di «non aver ancora parlato del tema all’interno dell’amministrazione e quindi è preferibile attualmente non esprimersi».

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Ma, dall’altro lato della barricata, il sindaco di Mugnano Luigi Sarnataro non molla la presa e conferma la sua posizione. «Ho letto – dice – le dichiarazioni degli esponenti della Lega di Marano e trovo davvero vergognose frasi come “clandestini che razzolano per strada’’. Ricordiamoci che sarà a causa del decreto Salvini che gli ospiti dei centri finiranno a razzolare per strada perché perderanno il diritto lo status di rifugiati. Ricordiamo alla Lega che non esistono centri a cielo aperto ma ce ne saranno sempre per colpa del dl Salvini». Sarnataro chiude con una battuta: «Da questa preoccupazione, deduco che la Lega è d’accordo con noi e dunque dovrebbe schierarsi al nostro fianco». Soddisfatti della risposta come quella dei sindaci Visconti e Sarnataro anche da Potere al Popolo Marano con alcuni esponenti del movimento di sinistra che dicono: «I due sindaci del Pd si sono detti disposti ad accogliere la proposta avanzata da noi, bene! ma alle dichiarazioni ovviamente ci aspettiamo che seguano i fatti e lavoreremo per questo già nelle prossime ore». Ancora stoccate, invece, per la Lega che secondo Pap «si premura di scrivere un comunicato di fretta e furia senza neanche saper bene di cosa si stia parlando, toppando alla grande e finendo per giocarsela a suon di slogan del tipo “prima gli italiani” (come se gli italiani non fossero colpiti dal decreto!). Un primo grande risultato lo abbiamo ottenuto ma chiaramente non ci si potrà ritenere soddisfatti fino a quando la sospensione del DL non diventerà effettiva nei nostri comuni e saranno restituiti pieni diritti a chi in questo momento se li sta vedendo sottratti».

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