Il potere criminale del gruppo dei Panzarottari di Afragola è stato svelato da Michele Puzio. Lo scorso maggio, il collaboratore di giustizia ha svelato importanti dettagli in un verbale di interrogatorio: «I soldi che D. riceveva dal direttore del mercato ortofrutticolo di Afragola venivano consegnati a me e li utilizzavo per pagare gli avvocati e gli stipendi agli affiliati. Dopo il mio arresto D. si defilò in quanto non voleva avere a che fare con i Nobile detti ‘panzarottari’ che nel frattempo erano subentrati nella raccolta delle estorsioni. Quando fui scarcerato nel 2014, i Nobile che continuavano a riscuotere le estorsioni del mercato, mi chiesero se potevano trattenere la somma riscossa in quanto a loro dire avevano problemi economici. Accadde pure che iniziarono a riscuotere altre estorsioni ad insaputa del clan».
Puzio parla dell’impegno dei Nobile nel settore delle estorsioni al mercato ortofrutticolo di Afragola per conto del clan Moccia, aggiungendo poi che il gruppo incassava il pizzo con modalità molto aggressive, tanto da essere mal tollerati ad Afragola.
Sono stati diversi i provvedimenti giudiziari che hanno accertato l’esistenza del clan Moccia e delle sue diverse articolazioni che agiscono, confederate tra loro. Tra queste c’era anche la fazione dei Panzarottari, costituta da Antonio Nobile, dai suoi figli Raffaele e Giuseppe entrambi condannati per associazione mafiosa. C’erano anche i figli di questi ultimi, i cugini Antonio Nobile che sono stati fermati nell’ultimo blitz.
Il blitz contro i Panzarottari di Afragola
Ad un mese dalla sparatoria al bar di via Sportiglione è scattato il blitz. Martedì la polizia di Stato e i carabinieri della compagnia di Casoria hanno arrestato 10 persone riconducibili alla fazione Nobile. L’operazione si è svolta nel parco di Sant’Antonio dove nel recente passato si sono registrati l’esplosione di colpi di pistola contro le auto in sosta e scontri tra bande criminali.

