Vergognosa aggressione ai danni di un’infermiera del Cardarelli di Napoli. L’ennesima, purtroppo, subita dal personale sanitario negli ospedali di tutta Italia. I fatti risalgono alla notte tra il 28 e il 29 maggio quando, come riporta l’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’ sulla propria pagina Facebook, la donna avrebbe chiesto al figlio di una paziente di non fare video con il cellulare all’interno del Pronto Soccorso. L’uomo stava infatti riprendendo le presunte negligenze del personale sanitario nei confronti della madre.
Alla richiesta dell’infermiera di riporre via lo smartphone (per legge è severamente vietato filmare all’interno dei locali del pronto soccorso ed è maggiormente vietato filmare personale sanitario nell’esercizio delle sue funzioni) è scattata l’aggressione, sia verbale che fisica.
Aggressione al Cardarelli, cosa impone il nuovo protocollo
Il nuovo protocollo introdotto al Cardarelli di Napoli prevede che i pazienti facciano il test sierologico Covid e dopo l’esito entrino ne triage. Tutti gli accompagnatori attendono all’esterno del pronto soccorso con un adeguato distanziamento sociale. Secondo quanto riportato dall’associazione, l’uomo ha addebitato a questa procedura un ritardo nell’assistenza alla madre. Quella di questa mattina è la ventisettesima aggressione documentata dall’associazione che da anni denuncia le aggressioni ai danni del personale medico napoletano.