Anche la città di Napoli sarà presente ai funerali di Chiara Jaconis. La turista originaria di Padova, 30 anni, è morta lo scorso martedì in seguito alla caduta di una statua da un balcone ai Quartieri Spagnoli, dopo due giorni di ricovero all’ospedale del Mare.
In particolare, come comunicato dallo stesso sindaco Gaetano Manfredi, il Gonfalone della città di Napoli arriverà a Padova e sarà issato nella chiesa dove verranno celebrati domani i funerali della giovane. La città sarà a lutto e verrà deposta anche una corona di fiori.
Questo il comunicato del Comune: “Il Gonfalone della Città listato a lutto e una corona di fiori saranno domani in chiesa, a Padova, ai funerali di Chiara Jaconis, la giovane turista deceduta martedì dopo essere stata colpita alla testa ai Quartieri Spagnoli da un pesante oggetto caduto dall’alto”.
Domani a Padova i funerali di Chiara Jaconis
[DAL NOSTRO ARCHIVIO] – I funerali di Chiara Jaconis si svolgeranno domani presso la basilica di Santa Giustina alle ore 10.30.
Si tratta della stessa chiesa dove furono celebrati, il 5 dicembre 2023, i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dalla furia omicida dell’ex fidanzato Filippo Turetta. La famiglia Jaconis ha scelto di devolvere le offerte in favore del Canile di Rubano.
Il papà di Chiara, Gianfranco Jaconis, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti all’esterno della camera ardente: “Nostra figlia è tornata con noi, non l’avremmo mai lasciata da sola. Ringrazio tutti per la vicinanza e per le mille manifestazioni d’affetto. Sarà un problema quando da martedì scemerà tutto e ci ritroveremo da soli con il nostro dolore. È come se stessi vivendo un film di fantascienza. Neanche uno sceneggiatore avrebbe potuto scrivere un copione simile. E se l’avesse proposto gli avrebbero dato del matto eppure è accaduto eccome, e alla mia Chiara”.
E sulla solidarietà ricevuta dai napoletani dopo la tragedia: “Ho pensato ai pregiudizi. I napoletani sono eccezionali. Io sono calabrese, ma non sono così come i napoletani. Bisogna andarci a Napoli per capire effettivamente chi sono i napoletani. Un popolo fantastico. Io sono calabrese, ma da 50 anni sono a Padova e penso a come sarebbe bello fondere tutti i lati positivi di queste popolazioni per fare un’unica comunità. L’affetto che ho trovato a Padova è lo stesso che ho trovato a Napoli”.
Infine un passaggio sull’inchiesta per capire cosa è accaduto in quel maledetto pomeriggio di domenica: “C’è un pool di magistrati molto attenti a Napoli, e i miei avvocati mi stanno assistendo per ogni cosa. Insieme ai nostri consulenti sapranno scoprire cos’è successo di preciso, io ne rimango fuori”.