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venerdì, Marzo 29, 2024
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Ancora droga nelle scarpe a Poggioreale: arrestato 19enne in visita al padre detenuto

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Si fanno sempre più serrati i controlli che la Polizia Penitenziaria di Poggioreale sta attuando per evitare l’ingresso nel carcere di sostanze stupefacenti e cellulari. Nelle ultime settimane si sono moltiplicati i sequestri e gli arresti di familiari che, con escamotage anche fantasiosi, tentano di consegnare ai parenti detenuti droga e telefoni da utilizzare all’interno delle celle.

Questa mattina, gli agenti della sezione investigativa della Polizia Penitenziaria del carcere di Poggioreale, diretti dal comandante Gaetano Diglio e coordinati dal commissario capo Antonio Sgambati, hanno assistito in diretta – durante i colloqui – allo scambio di scarpe tra S.I., diciannovenne e già noto alle forze dell’ordine, e F.I. detenuto nel carcere napoletano, originario di Brusciano, in provincia di Napoli. Gli agenti, dopo aver osservato lo strano scambio di calzature tra padre e figlio hanno proceduto alla perquisizione di entrambi, trovando nelle scarpe del detenuto circa 300 grammi di hashish. Il giovane è stato arrestato e sottoposto a fermo nello stesso carcere di Poggioreale. Il 19enne è accusato di spaccio di stupefacenti.

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Solo due settimane fa, sempre nel penitenziario del centro di Napoli, gli agenti avevano scongiurato l’introduzione di hashish nel carcere con la medesima tecnica. In quel caso ad essere arrestato fu un uomo di Acerra in visita al figlio, trovato con 100 grammi di hashish e sorpreso a scambiare le calzature sotto al tavolo della sala colloqui di Poggioreale.

Si conferma fondamentale il lavoro degli agenti che, quasi quotidianamente, riescono ad intercettare cospicui quantitativi di stupefacenti e numerosi cellulari che, altrimenti, finirebbero per circolare liberamente all’interno delle celle del penitenziario partenopeo. E’ di pochi giorni fa la notizia del rinvenimento di un cellulare e di una sim nelle disponibilità di un detenuto appena trasferito dal carcere di Salerno. In quell’occasione, l’uomo ingoiò la sim e aggredì gli agenti che lo avevano appena scoperto.

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