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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Anna Giugliano morta dopo un intervento per dimagrire: aperta un’inchiesta

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Anna Giugliano, una ragazza di 28 anni, dopo essersi sottoposta ad un intervento di riduzione del peso è morta. L’intervento sospetto si è svolto all’ospedale ‘Humanitas’ di Rozzano.

Chi era Anna Giugliano, la ragazza morta dopo l’intervento

Anna Giugliano era una giovane ragazza di 28 anni che per tentare di realizzare il desiderio di avere una forma fisica che le fosse più gradita e una salute migliore, ha deciso di sottoporsi ad un intervento di riduzione del peso. L’intervento chirurgico è avvenuto presso l’ospedale ‘Humanitas’ di Rozzano, alle porte di Milano. L’operazione si è svolta lo scorso 8 marzo mentre il decesso ha vsto la sua registrazione 10 giorni dopo l’intervento cioè il 19 marzo. Quando le prime sintomatologie hanno iniziato a palesarsi in una forma aggravata e preoccupante Anna si è recata presso lo stesso ospedale che l’aveva operata. Lì il personale ha ritenuto opportuno disporre un ricovero al fine di captare la causa e la provenienza dei dolori addominali accusati dalla paziente.

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Omicidio colposo è l’accusa pronunciata dalla Procura di Milano

In seguito alla registrazione del decesso avvenuto poche ore dopo il ricovero la Procura di Milano ha deciso di aprire un’indagine. L’intento è quello di riportare alla luce delle dinamiche sovversive che potrebbero aver leso alla salute di Anna. L’accusa mossa è quella di omicidio colposo. Al momento il fascicolo è aperto contro ignoti. Intanto i magistrati hanno sequestrato i vari referti e la cartella clinica della paziente. Questi avrebbero inoltre disposto un’autopsia al fine di non tralasciare alcun elemento che potrebbe rivelarsi determinante per capire cosa sia realmente accaduto. Non si esclude che nei giorni successivi potrebbe essere possibile visualizzare un quadro più chiaro dove potrebbero comparire i nomi dei primi indagati. 

Il dispiacere espresso dai membri dell’ ospedale rispetto alla morte di Anna

In relazione a quanto accaduto l’ospedale di Rozzano, ‘Humanitas’, oltre ad esprimere il suo dispiacere per il terribile lutto alla famiglia, ha tenuto ad esprimere alcune precisazioni sul caso di Anna: “Abbiamo disposto delle dimissioni su una serie di accurate relazioni cliniche esaminate. La paziente aveva risposto bene all’intervento e nel momento in cui abbiamo deciso che era arrivato il momento di dimetterla era in stato di pieno benessere. Quando poi, si è recata al pronto soccorso 10 giorni dopo le sue condizioni erano critiche. In seguito al pronto soccorso l’abbiamo sottoposta a rianimazione mediante la Terapia intensiva ma non c’era, ormai, più nulla da fare”. 

 

 

 

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