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Antonio e Vittoria i nomi più scelti in Campania per i nuovi nati

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L’Istat ha pubblicato il suo Report sulla natalità e fecondità della popolazione residente nel 2023, confermando il continuo declino delle nascite in Italia. Il Paese sta affrontando una delle crisi demografiche più gravi degli ultimi decenni, con solo 379.890 nascite registrate nel 2023, un calo del 3,4% rispetto all’anno precedente e una perdita complessiva di 197.000 nascite dal 2008. Questo rappresenta una riduzione del 34,1% in quindici anni, segnando un nuovo minimo storico.

Natalità in calo: un trend inarrestabile

Secondo il rapporto, nel 2023 sono nati poco più di sei bambini per ogni 1.000 residenti in Italia, con il numero medio di figli per donna che è sceso a 1,20. Questo dato riporta il Paese ai livelli del 1995, quando si registrò il minimo storico di 1,19 figli per donna. Sebbene la stima provvisoria per i primi sette mesi del 2024 mostri una leggera risalita a 1,21, il trend di lungo periodo rimane preoccupante.

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Il calo delle nascite è in parte dovuto al progressivo invecchiamento della popolazione femminile in età fertile, con sempre meno donne tra i 15 e i 49 anni. Le generazioni del baby-boom degli anni Sessanta e Settanta hanno ormai superato la soglia dei 49 anni, mentre le donne nate negli anni del baby-bust (1976-1995) sono oggi numericamente inferiori.

La riduzione delle nascite è principalmente legata ai genitori entrambi italiani, che costituiscono oltre i tre quarti del totale. Le nascite da coppie italiane sono scese di 12.000 unità rispetto al 2022 e di 181.000 unità rispetto al 2008. Anche le nascite da coppie con almeno un genitore straniero sono in calo, con una riduzione del 1,5% rispetto all’anno precedente.

L’età media delle madri al primo figlio continua a salire, attestandosi a 31,7 anni nel 2023, rispetto ai 28 anni del 1995. L’età media complessiva delle donne italiane al parto è 33 anni, mentre per le madri straniere è più bassa, con 29,7 anni.

Parallelamente, continua a crescere l’incidenza delle nascite fuori dal matrimonio, che rappresentano oggi il 42,4% del totale. Sebbene nel 2023 si sia registrato un lieve calo nel numero assoluto di nascite al di fuori del matrimonio, il loro peso complessivo continua ad aumentare.

I nomi più scelti

Nonostante la bassa natalità, alcune tendenze sui nomi dei nuovi nati restano stabili. Leonardo rimane il nome più scelto per i bambini, mantenendo il primato ottenuto nel 2018. Tra i nomi femminili, il preferito è ancora Sofia, seguita da Aurora e Ginevra.

A livello regionale, emergono alcune differenze. Leonardo domina nel Centro-Nord, mentre nel Mezzogiorno il nome più diffuso resta Francesco. Tra le bambine, Sofia prevale in molte regioni settentrionali e centrali, mentre nel Sud si registra una maggiore varietà di scelte, con Aurora e Giulia ai primi posti in diverse regioni.

Il calo della natalità in Italia sembra inarrestabile e riflette un insieme di cambiamenti strutturali nella popolazione e nelle scelte di vita. Mentre la popolazione invecchia e le donne in età fertile diminuiscono, la natalità continua a scendere, mettendo il Paese di fronte a sfide demografiche e sociali sempre più complesse.

I nomi per regione

Leonardo è al primo posto in tutte le regioni del Centro-Nord, a eccezione della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen dove primeggia il nome Noah. Nel Mezzogiorno, dove nel complesso al primo posto si trova Francesco, Leonardo è il nome preferito, come nel 2022, solo in Abruzzo. Francesco è stabile al primo posto in tre regioni del Mezzogiorno (Molise, Puglia e Calabria) mentre Antonio primeggia in Campania e Basilicata. Nelle Isole, Edoardo è primo in Sardegna mentre Giuseppe, dopo una breve pausa, torna al primo posto in Sicilia.

Tra le bambine, Sofia primeggia in molte regioni del Centro-Nord, a eccezione della Provincia autonoma di Bolzano/Bozen che in testa conferma Emma, della Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste con Alice, di Liguria e Lazio dove primeggia Ginevra, dell’Umbria dove si piazza al primo posto Vittoria (prima anche in Campania). Più variegata la situazione del Mezzogiorno dove Sofia è al primo posto solo in Molise e Calabria; Aurora primeggia in Abruzzo, Basilicata e Sicilia; Giulia mantiene la prima posizione solo in Puglia e Beatrice per la prima volta raggiunge la cima della classifica in Sardegna.

I bambini stranieri nati da genitori residenti nel nostro Paese si chiamano prevalentemente Adam, Ryan (o Rayan), Amir, ma anche Matteo e Leonardo. Tra le bambine straniere, come tra le italiane, il primato spetta a Sofia, seguito da Sara e Amira.

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