Trentasette tra truffe ed estorsioni ad anziani, commesse a Roma e in provincia con il trucco del “finto nipote” o del “pacco postale”, per un bottino complessivo di 800mila euro.
Sono quelle che vengono contestate a due persone , originarie dell’hinterland partenopeo, arrestate nella capitale dalla polizia, in esecuzione di un’ordinanza del gip e all’esito di un’ indagine, condotta per mesi dagli investigatori del VII Distretto di Ps San Giovanni sotto la direzione della procura.
Secondo quanto ricostruito dagli agenti, i due complici contattavano le loro vittime, selezionandole tra persone anziane e sole, fingendosi parenti in difficoltà, coinvolti in incidenti o paventati procedimenti giudiziari, chiedendo loro denaro per saldare il debito a titolo di oblazione ed evitare più gravi conseguenze sotto il profilo penale .Una volta raccolta la fiducia delle vittime, entrava poi in scena il complice, che si presentava a casa fingendosi un incaricato delle poste o un corriere delegato al ritiro di denaro e gioielli utili a saldare l’importo dovuto. In pochi minuti, l’inganno era compiuto e gli autori si dileguavano con il bottino.
L’analisi incrociata dei tabulati telefonici, dei filmati di videosorveglianza e dei sistemi di tracciamento satellitare delle auto utilizzate dai truffatori ha permesso di identificarli. Determinante è stato anche il contenuto dei cellulari sequestrati, da cui sono state estrapolate decine di immagini dei gioielli e del denaro sottratti alle singole vittime. Il riconoscimento degli oggetti da parte di queste ultime ha restituito la definitiva conferma dell’identità dei truffatori, rafforzando il quadro indiziario raccolto a loro carico.


