Si è celebrato questa mattina l’interrogatorio di garanzia a carico dei due giovani giuglianesi accusati di aver rapinato una gioielleria a Santa Maria Capua Vetere. Si tratta di Vendola Giuseppe, ventiquattrenne difeso dall’avvocato Luigi Poziello, e di Nave Vincenzo ventiduenne difeso dall’avvocato Gaetano D’Orso. Entrambi hanno ammesso gli addebiti innanzi al gip e sono stati tradotti presso il carcere di Poggioreale. I fatti risalgono al 2015 quando i due giovani armati di una pistola fecero riduzione presso una gioielleria sita al corso Aldo Moro di Santa Maria Capua Vetere, innanzi alla resistenza del gioielliere lo colpirono con il calcio della pistola lasciandolo esanime a terra. Razziarono a le casse e la cassaforte per poi dileguarsi a bordo di una vettura rubata. Le accuse sono gravissime: rapina in concorso aggravata, porto detenzione di una pistola marca Beretta, ricettazione di autovettura, lesioni aggravate.


