Fedeli in preghiera benedetti con candeggina al posto dell’acquasanta. Come abbia fatto della candeggina a finire nell’aspersorio che il parroco teneva nelle mani, è un giallo. Non ci sono state per fortuna conseguenze drammatiche, qualche cappotto raggiunto dalle gocce d’acqua santa è rimasto lievemente macchiato, scolorito dalla candeggina che ha lasciatoil suo forte odore sgradevole ai fedeli – un gruppo di anziane parrocchiane – che sono state “benedette”. A raccontare la storia e Nino Panella su Il Roma
E’ accaduto al Duomo di Acerra sabato scorso. Ciò che doveva essere un momento di preghiera e devozione si è trasformato in un episodio incredibile e allarmante: alcuni fedeli sono stati “benedetti” con candeggina al posto dell’acqua santa. L’incidente, avvenuto durante la celebrazione officiata da Don Ciro, ha lasciato la comunità religiosa attonita e perplessa. Come sia possibile che la candeggina abbia finito nell’aspersorio del parroco, al posto dell’acqua sacra, è ancora avvolto nel mistero. Secondo i racconti delle parrocchiane presenti, l’incidente è scoperto quando alcuni fedeli hanno iniziato a percepire un forte odore di candeggina e hanno notato delle macchie sui propri abiti. È allora che si è compreso che qualcosa non era filato liscio e che la benedizione ricevuta non era quella attesa. Don Ciro si è prontamente scusato con i fedeli per l’inconveniente causato, esprimendo il proprio dispiacere per quanto accaduto. Tuttavia, non è chiaro se il parroco abbia indagato sull’incidente o se abbia segnalato l’accaduto alle autorità ecclesiastiche.
Questa singolare vicenda non è un caso isolato. Richiama alla mente un episodio simile accaduto in una chiesa di Vibo Valentia, dove la candeggina era ritrovata nelle ampolline dell’acqua e del vino destinati alla celebrazione eucaristica. Tuttavia, a differenza di quel caso, non sembrano esserci state minacce o intimidazioni nei confronti di Don Ciro, che gode di grande stima e affetto da parte della comunità.
Resta da chiarire se si sia trattato di un gesto maldestro e irresponsabile o di un tentativo deliberato di turbare la serenità della celebrazione religiosa.