È indagato per omicidio stradale il 66enne alla guida della Fiat 500 coinvolta nel tragico incidente che ieri ha causato la morte del giovane Augusto Di Meo. Un atto dovuto da parte della Procura di Napoli, in attesa di chiarire l’esatta dinamica dei fatti. A riportare la notizia è Cronaca Flegrea.
Nel frattempo, la Polizia Municipale di Pozzuoli – guidata dalla comandante Silvia Mignone – ha posto sotto sequestro i due veicoli coinvolti, lo scooter e la Fiat 500, oltre al casco del giovane. Gli agenti stanno analizzando alcune registrazioni di telecamere di videosorveglianza private, che puntano sull’incrocio tra via Miliscola e via Tripergola, teatro dell’impatto. Le immagini potrebbero aver ripreso l’intera sequenza dell’incidente.
Dalle prime ricostruzioni, Augusto Di Meo, in sella al suo scooterone, si sarebbe scontrato con la Fiat 500 del 66enne nei pressi di una piccola rotatoria, subito prima della balconata che si affaccia sulla rampa di accesso al tunnel tra Arco Felice e Lucrino. A causa dell’urto, il giovane è stato sbalzato dal mezzo, finendo in una sorta di “effetto catapulta” per oltre cinquanta metri sulla strada sottostante. L’impatto è stato così violento da farlo sfondare il passamano montato sul muretto della galleria.
I tentativi di rianimazione da parte dei sanitari del 118 si sono rivelati purtroppo vani. Il casco, ritrovato a diversi metri di distanza dal corpo, è stato anch’esso sequestrato. La salma del 18enne è stata trasferita al centro di medicina legale del Secondo Policlinico di Napoli, dove sarà eseguita l’autopsia per accertare con precisione le cause e i tempi del decesso.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti ci sono l’alta velocità e una possibile manovra errata da parte di uno dei due conducenti. L’impatto è avvenuto tra la parte anteriore dello scooter e quella anteriore sinistra (lato guida) dell’auto, dettaglio che potrebbe far ipotizzare una manovra di immissione da via Miliscola verso Lucrino da parte della Fiat 500.