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lunedì, Maggio 13, 2024
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Barbiere ucciso a coltellate a Castel Volturno, era intervenuto per fare da paciere

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La comunità di Castel Volturno, nella provincia di Caserta, è ancora sconvolta per la morte di Luigi Izzo, barbiere di 38 anni, accoltellato a morte sotto casa dopo aver fatto da paciere in una lite in un bar. L’autopsia sul corpo del 38enne verrà eseguita nel pomeriggio di oggi; alle ore 13, infatti, è atteso il conferimento dell’incarico al medico legale.

Secondo la ricostruzione dei fatti, sembra che la vittima sia intervenuta per calmare gli animi in una rissa in cui aveva preso parte il fratello. Quest’ultimo avrebbe rotto gli occhiali del figlio dell’assassino, ma Luigi Izzo era riuscito a calmare gli animi, promettendo che il giorno successivo sarebbero andati in un negozio di ottica per rimediare al danno. Tutto sembrava essere ritornato alla normalità, ma la sorella del giovane aggredito aveva già avvertito il padre, allarmandolo della possibilità che il giovane potesse essere ucciso.  Alla sbarra Roberto e Alessandro Moniello.

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L’uomo, dunque, avrebbe afferrato un coltello nella cucina della propria abitazione e, uscendo di casa, si è diretto verso il bar dove ha fatto salire il figlio 27enne in auto. Insieme sono andati verso la casa della vittima. I due sono arrivati proprio quando Izzo, insieme alla moglie, stava aprendo il cancello d’ingresso dell’abitazione.

L’uomo, quando ha visto il barbiere avvicinare la mano alla tasca, ha pensato che stesse per estrarre la pistola per sparare a lui e al figlio, così ha accoltellato il barbiere: «Non ho capito più nulla, l’ho accoltellato varie volte. Pensavo avesse un’arma e volesse uccidere me e mio figlio» ha spiegato al pm nel corso dell’interrogatorio reso nella caserma dei carabinieri di Castel Volturno. «L’ho fatto per difendere mio figlio» ha poi aggiunto l’uomo.

Il figlio dell’uomo ha cercato di alleggerire la propria posizione, riferendo ai militari di non sapere che l’uomo fosse armato e di aver detto al padre che Izzo era estraneo alla vicenda, ma per lui è stato comunque disposto il fermo dalla Procura.

Il sindaco della città, Luigi Petrella, lancia un appello alle istituzioni «perché facciano qualcosa di serio per Castel Volturno, che è ormai allo sbando, con il centro in mano alla microcriminalità e le piazze di spaccio nelle aree più periferiche come Ischitella. Se lo Stato non interviene subito, si tornerà a chiedere il pizzo, e a quel punto dovremo chiuderci in casa. Non ce la facciamo più. La morte di Izzo colpisce profondamente; conoscevo bene Luigi, passavo ogni mattina davanti al suo negozio, voleva sempre offrirmi il caffè. Era un ragazzo positivo e tanto innovativo».

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