Cercò di mediare tra il boss Mallardo e il gruppo delle Palazzine per evitare spargimenti di sangue Biagio Micillo, storico ras del clan Mallardo. Quando venne a sapere del diktat imposto da Ciccio e’ Carlantonio dal carcere chiese agli altri affiliati di consentire i traffici illeciti di suo nipote Domenico Chiariello (anche lui arrestato ieri, ndr), ma passò la linea duro del boss con la chiusura di tutte le attività di spaccio, inizialmente tollerate anche da Francesco Napolitano.
Eppure Micillo inizialmente pensò lui di avviare l’attività di spaccio a Giugliano, ma il progetto saltò in seguito all’operazione Lilium. A raccontare il retroscena è il pentito Giuliano Pirozzi: “Le difficoltà economiche del clan indussero i vertici a progettare la realizzazione di piazze di spaccio nella zona del lago Patria. La droga l’avrebbero presa dagli Scissionisti di Melito (Mariano-Abbinante, Pagano) con cui Micillo era in buoni rapporti. Il progetto poi non fu portato a termine”.