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venerdì, Aprile 19, 2024
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Blitz nella piazza degli Esposito-Marsicano, un arresto a Pianura

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Un martello pneumatico. Sono gli uomini del commissariato di Pianura (dirigente Arturo De Leone, ispettore Ernesto Lepre) protagonisti ancora una volta di un blitz in una delle piazze di spaccio del quartiere. Stamattina gli agenti, durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, hanno notato in via Vicinale Sant’Aniello un giovane che, dopo aver ricevuto una banconota da una persona, si è diretto in una stradina adiacente per poi tornare, poco dopo, dalla persona in attesa alla quale ha consegnato qualcosa. La zona viene indicata come una delle roccaforti del gruppo Esposito-Marsicano protagonista di una faida con i rivali Carrillo-Perfetto. Qui i poliziotti hanno bloccato il giovane ed effettuato un controllo nella strada da cui poco prima era uscito dove , in un tombino,  hanno rinvenuto un contenitore calamitato contenente 14 involucri con circa 5,2 grammi di cocaina mentre, in un anfratto, un barattolo di vetro con altri tre involucri contenenti circa un grammo della stessa sostanza. Francesco Pio Pinto è così finito in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. Il giovane è nipote di Cristina Pinto, ex killer al soldo del boss Mario Perrella.

L’articolo precedente: il blitz nel fortino del clan dopo le stese

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La risposta dello Stato a Pianura non si è fatta attendere. Prendendo la forma di un maxi blitz operato in quella che è indicata come la roccaforte del gruppo Carrillo-Perfetto, la formazione criminale in guerra contro i Calone-Marsicano. L’intervento degli uomini del locale commissariato (dirigente Arturo De Leone, ispettore Ernesto Lepre) è avvenuto nelle palazzine di via Evangelista Torricelli, ‘teatro’ qualche giorno fa dell’ennesima stesa, ormai un botta e risposta di azioni armate e intimidazioni che da tempo si ripete. Qui i poliziotti, hanno rinvenuto, all’interno delle rispettive controsoffittature condominiali, un fucile mitragliatore d’assalto AK47 Kalashnikov, una pistola mitragliatrice Ingram M11 calibro 9, due pistole a tamburo di cui una Smith e Wesson calibro 357 Magnum e l’altra Astracal calibro 38. Oltre questa ‘Santa Barbara’ gli agenti hanno recuperato 135 cartucce di diverso calibro, otto panetti di hashish del peso complessivo di 800 grammi circa, un involucro contenente 5 grammi di cocaina e un sacchetto con sostanza da “taglio”. Gli agenti, nell’atrio di uno degli edifici sottoposti a controllo, hanno inoltre rinvenuto uno scooter risultato rubato nello scorso mese di aprile e lo hanno restituito al legittimo proprietario. Una vera e propria stangata per il gruppo che avrebbe messo nel mirino il quartiere ingaggiando una guerra senza esclusione di colpi con la parte avversa, tensioni che potrebbero avere a che fare con l’omicidio di Enrico Marmoreo, avvenuto nella vicina Fuorigrotta nella notte di Pasqua (leggi qui l’articolo).

L’omicidio di Enrico Marmoreo e la ‘pista’ che porta a Pianura

Potrebbe essere legata alla faida in corso a Pianura la morte di Enrico Marmoreo, il 25enne trovato senza vita ieri sera all’esterno dello Stadio Maradona. Secondo una recentissima informativa Marmoreo, qualche mese fa, è stato fermato dalla polizia in compagnia di personaggi organici al gruppo Marsicano, alleato dei Calone. Si tratta del gruppo di Pianura da tempo in guerra con i Carrillo-Perfetto per il controllo delle piazze del quartiere. Nei giorni scorsi proprio a Pianura ci sono state azioni armate l’ultima delle quali in via Evangelista Torricelli ha portato all’esplosione di colpi di arma da fuoco tra la gente. L’ipotesi è che l’omicidio di Marmoreo possa essere legato a quei raid, una sorta di botta e risposta tra due gruppi che da tempo si fanno la guerra. Il 25enne è stato colpito da almeno 8 colpi d’arma da fuoco. Il calibro è 9×21. La salma è stata sequestrata per l’autopsia e messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Indagini in corso da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e del Nucleo Operativo dei Carabinieri della compagnia di Bagnoli.

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