L’erogazione del Bonus asilo nido 2025 ha subito un ritardo, numerose sono le famiglie in attesa dell’apertura della piattaforma Inps per presentare la domanda.
A differenza degli anni precedenti, in cui era infatti possibile inviare la richiesta già a febbraio, quest’anno il processo sta subendo un ritardo, con l’Istituto che non ha ancora fornito una data ufficiale per l’avvio delle procedure.
Bonus asilo nido, quando sarà possibile richiederlo e a chi spetta?
Al momento, l’Inps ha confermato che l’attivazione della piattaforma online dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, anche se non ha comunicato una data precisa. Non è garantito che le procedure inizino entro questa settimana e potrebbe essere necessario attendere ancora.
Per accedere al bonus sarà necessario compilare la domanda direttamente sul portale Inps utilizzando le proprie credenziali SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Il Bonus asilo nido è destinato alle famiglie con figli tra 0 e 3 anni e serve a coprire, in parte o totalmente, le spese delle rette per asili nido pubblici o privati. L’importo erogato varia in base all’ISEE del nucleo familiare, secondo le seguenti fasce:
- Fino a 3.000 euro all’anno per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro
- Fino a 2.500 euro all’anno per chi ha un ISEE tra 25.000 e 40.000 euro
- Fino a 1.500 euro all’anno per chi ha un ISEE superiore a 40.000 euro
Il contributo viene corrisposto in rate mensili e non può superare l’importo effettivo della retta pagata. Per ottenere il rimborso, sarà necessario allegare alla domanda una prova di pagamento di almeno una mensilità o, per gli asili pubblici che richiedono il pagamento dopo la frequenza, l’attestazione di iscrizione.
Un dubbio che molte famiglie si pongono riguarda l’effettiva somma che verrà erogata quest’anno. In passato, il bonus è stato suddiviso in 11 mensilità da febbraio a dicembre, con un tetto massimo di circa 272,73 euro al mese. Se l’avvio delle domande slitterà a marzo, non è chiaro se l’importo totale verrà ridotto o se verranno adottate misure per compensare il mese perso. Anche su questo punto, l’Inps non ha ancora fornito chiarimenti ufficiali.