Sono stati trovati brandelli di abiti femminili sull’argine del fiume Muson, nei pressi di Stigliano, nel comune di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. I brandelli di tessuto saranno analizzati nelle prossime ore. Ma per il momento, secondo quanto apprende LaPresse, si indaga sulla possibilità che i pezzi di stoffa siano riconducibili a Giulia Cecchettin. Per il momento, però, i brandelli di stoffa non sarebbero stati associati alla 22enne scomparsa. E i dubbi sui pezzi di stoffa saranno chiariti con il prosieguo degli accertamenti
Nel frattempo, l’ex fidanzato di Giulia Cecchettin, Filippo Turetta, è indagato per tentato omicidio. La Procura sta indagando per il tentato omicidio della studentessa scomparsa insieme all’ex nella giornata di sabato 11 novembre, ormai sei giorni fa. La ragazza avrebbe dovuto laurearsi nella giornata di ieri, giovedì 16 novembre, all’Università di Padova. Il ragazzo è stato iscritto al registro degli indagati a seguito della denuncia di sparizione dei familiari.
Secondo la Procura, si tratta di un atto dovuto per consentire attività necessarie e irripetibili, per non lasciare inesplorati tutti gli spunti investigativi. Sono state disposte alcune perquisizioni che hanno avuto corso nella mattinata di oggi, venerdì 17 novembre.
Proseguono le indagini sulla scomparsa di Giulia e Filippo
Il nuovo dettaglio nelle ricerche emerge contestualmente ad un altro ritrovamento rilevante. Sul tratto di asfalto in zona industriale a Fossò , dove domenica 12 novembre hanno repertato alcune macchie di sangue, sarebbero stati rinvenuti anche dei capelli.
Il materiale biologico ritrovato – riferiscono i quotidiani – è stato inviato per le analisi di laboratorio ai Ris dei Carabinieri, per confrontarne il dna con quello di Giulia e di Filippo. Le tracce erano state trovate dai Carabinieri nella V Strada dell’area industriale di Fossò, a circa 6 chilometri di distanza dal parcheggio di Vigonovo.