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lunedì, Maggio 13, 2024
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Buon compleanno, Napoli! Oggi la città compie 2497 anni di storia

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2497 sono gli anni compiuti oggi dalla città di Napoli. La città “festeggia” regolarmente il suo compleanno ogni anno, il 21 dicembre, per ricordare la sua fondazione, avvenuta, stando alla leggenda, il 21 dicembre del 475 avanti Cristo. E da allora, il via alla storia di una delle città più iconiche al mondo, ricca di leggende, cultura e aneddoti che ancora oggi costituiscono il lato folkloristico, nonché pittoresco, della città partenopea.

NAPOLI “FESTEGGIA” IL SUO COMPLEANNO, LA LEGGENDA DELLA SUA FONDAZIONE

La leggenda vuole che la città sia stata fondata, appunto, il 21 dicembre del 475 avanti Cristo, per mano dei greci di Parthenope, la colonia situata nella zona oggi corrispondente all’isolotto di Megaride (dove oggi sorge Castel dell’Ovo), al Monte Echia e Pizzofalcone e realizzata lì dopo che furono cacciati dalla vecchia città, “Palepolis” (dal greco paleo, che vuol dire appunto “vecchio”, e polis, “città”), dopo l’instaurazione della dittatura. Spostandosi da lì nella zona corrispondente oggi al Centro Storico, i greci fondarono una nuova colonia, “Neapolis” (anche in questo caso, dal greco nea, “nuova”), che in breve tempo, forte della posizione strategica in cui fu realizzata, crescesse a tal punto da “assorbire” la stessa città che l’aveva fondata. Potendo beneficiare anche del fatto che l’allora principale città della Campania, Cuma, fosse in quel momento minacciata dagli Etruschi. 

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La data della fondazione non fu scelta a caso. I greci, infatti, badavano molto agli eventi astrali affinché si rivelassero di buon auspicio per i propri insediamenti. Cade infatti, il 21 dicembre, il solstizio d’inverno.

Da sobborgo iniziale di Parthenope, Neapolis divenne quindi il centro della Campania Felix, e diventando il polo di riferimento dell’intero Meridione ed una delle metropoli più potenti di tutta l’Italia. I ricchi romani, come senatori, patrizi e perfino imperatori, costruirono ville meravigliose e fecero sì che anche i sobborghi stessi di Napoli (uno di questi era Herculaneum, l’odierna Ercolano, ma anche Pompei e Stabiae, l’odierna Castellammare di Stabia) prosperassero.

DOPO I ROMANI

Dopo la caduta dell’Impero, Neapolis attraversò un periodo di declino. Conquistata dai barbari prima e dai Bizantini poi, con il generale Belisario che, non riuscendo ad assaltare le mura di cinta poste a protezione della città, fece passare il suo esercito attraverso un acquedotto sotterraneo ed entrando così in città da sotto terra, divenne da quel momento in poi la patria degli stranieri. Si succedettero, infatti, Normanni, Svevi, Angioini francesi, Aragonesi, Spagnoli, Austriaci e Francesi, tutti a capo delle rispettive dinastie che regnarono su Napoli e su tutto il sud Italia, di cui era diventata de facto la capitale già in epoca romana. Solo dopo la Rivoluzione Francese i sovrani erano “italiani”, seppur di chiara origine straniera: i Borbone di Napoli, il cui ramo era stato fondato qualche decennio prima dal figlio di Filippo V di Spagna, unito in matrimonio alla duchessa di Parma Elisabetta Farnese.

GARIBALDI E L’UNITA’ D’ITALIA: IL DESTINO DI NAPOLI

Con i Borbone, Napoli, già capitale del Regno delle Due Sicilie, divenne una grande città all’avanguardia e rispettata in tutta Europa. Ma il regno borbonico durò poco: il 7 settembre 1860, Garibaldi e il suo esercito dei Mille entrarono trionfalmente in città, con il re Francesco II che nel frattempo fuggì a Gaeta, e decretandone di fatto la conquista.

l progetto del “Risanamento”, lo sviluppo soprattutto portuale, due guerre mondiali (con la seconda che ha lasciato un profondo segno), le Quattro Giornate di Napoli che portarono alla cacciata dei nazisti, fino ad oggi. Dopo quasi 2.500 anni di storia che saranno festeggiati, si spera solennemente, il 21 dicembre del 2025, Napoli è ancora oggi quel punto di incontro tra il mondo greco e romano che la rese celebre già millenni fa. Anche nel carattere, del tutto particolare, di chi ci vive.

 

 

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