Il processo in cui è imputato Cosimo Di Lauro può proseguire. Rigettata la richiesta di nuovi accertamenti sulle capacità di intendere e di volere sul boss che innescò la cosiddetta faida di Scampia contro gli “Scissionisti”, una guerra che lasciò sull’asfalto – in media – un morto ogni tre giorni. Le sue condizioni mentali non sono in discussione. La Terza Corte di Assise del Tribunale di Napoli – come riportato da Il Mattino – procederà contro il giovane ras accusato di essere il mandante dell’omicidio di Mariano Nocera, presunto affiliato degli scissionisti sponda Abbinante. L’agguato del 28 ottobre del 2004 è considerato la goccia che fece traboccare il vaso prima dello scoppio vero e proprio della guerra per il controllo delle piazze di spaccio di Scampia e Secondigliano tra i Di Lauro e gli scissionisti.
Cosimo Di Lauro, secondo quanto affermato dai giudici, ha messo in piedi un atteggiamento fittizio per evitare la celebrazione del processo a suo carico. I medici però hanno attestato che l’imputato non soffre di alcun disturbo. Dunque si può procedere.