La definizione di camorra rosa attiene solo all’identità culturale del genere delle protagoniste. Effettivamente, il ruolo criminale delle cosiddette pazzignane sfocia nelle tonalità più nere della cronaca. Negli anni, le indagini della Procura partenopea hanno accertato la forte presenza femminile nelle organizzazioni criminali di Napoli Est.
L’ultima inchiesta della DDA ha svelato i retroscena su tre omicidi di Ponticelli, confermando così, nuovamente, il ruolo fondamentale svolto dalle donne nel determinare le dinamiche criminali. Dalle carte dell’ordinanza cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, viene fuori il trio delle pazzignane: Luisa De Stefano, Vincenza Maione e Gabriella Onesto. Le tre dovranno rispondere dell’omicidio di Giovanni Sarno, fratello dei noti collaboratori di giustizia.
A svelare la verità è stata proprio una delle donne più potenti del gruppo. “Ho deciso insieme a Vincenza Maione, Gabriella Onesto, Minichini Michele, Ciro Contini e Giulio Ceglie di uccidere Giovanni Sarno, che è un fratello dei Sarno. Eravamo tutti presso la mia abitazione“, ha dichiarato De Stefano ai magistrati dell’Antimafia.
Le pazzignane: chi sono Luisa De Stefano, Vincenza Maione e Gabriella Onesto.
Sebbene l’alias possa richiamare al rione Pazzigno di San Giovanni a Teduccio, le tre donne hanno avuto un ruolo di primo piano nel rione De Gasperi di Ponticelli.
Luisa De Stefano è un personaggio decisamente controverso e sfaccettato. La 53enne ha sposato Roberto Schisa, storico affiliato al clan Sarno, che sta scontando l’ergastolo, ed è la madre di Tommaso, ex ras della mala e oggi collaboratore di giustizia. Lei si è autoaccusata di aver deciso alcuni agguati mortali dopo essere stata arrestata nel settembre 2022. Il suo gruppo è storicamente contrapposto al potente cartello della famiglia Mazzarella, che sostiene il clan De Micco.
Insieme a De Stefano c’erano Maione e Gabriella Onesto: le due sono sorellastre poiché figlie della stessa madre, soprannominata la Pazzignana. Enzina è accusata di essere stata la “filatrice”, colei che avrebbe consegnato la pistola ai killer di Mario Volpicelli e la persona che avrebbe fatto lo squillo di cellulare al killer.
Onesto sarebbe pienamente inquadrata all’interno del cartello criminale, ricoprendo un ruolo di rilievo criminale nella gestione del business delle case popolari, del giro delle estorsioni e delle piazze di spaccio. La cugina di De Stefano avrebbe bussato a casa della sorella di Giovanni Sarno per avvisarla dell’agguato: la vittima sarebbe rimasta nel suo letto di casa, perché i suoi familiari non si sarebbero accorti della scomparsa.
Vendetta contro i pentiti, 3 omicidi ordinati dall’Alleanza di Ponticelli