Le mani della camorra sugli appalti per gli ospedali, ma anche estorsioni a ditte di trasporto ammalati, pompe funebri, imprese edili e di pulizie: questo l’oggetto della maxi operazione della Polizia di Stato e della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, scattata alle prime luci di oggi, venerdì 22 ottobre. Su delega della Dda partenopea, i poliziotti hanno arrestato 40 persone, alcune delle quali appartenenti alla cosiddetta Alleanza di Secondigliano, potente organizzazione camorristica nata nel capoluogo campano negli anni Ottanta; tra gli arrestati, però, ci sono anche alti pubblici ufficiali e imprenditori. Da quanto si apprende, gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di avere avuto un ruolo nell’alterazione di gare d’appalto ospedaliere, ma anche di estorsione alle ditte operanti nel servizio trasporto ammalati, onoranze funebri, imprese di costruzione e imprese di pulizie.
Ecco i nomi degli indagati:
Salvatore Arena, Andrea Basile, Gaetano Cifrone, Ciro Brandi, Giovanni Caruson, Franco Diego Cimmino, Luigi Cimmino, Giovanni Cirella, Sergio D’Andrea, Massimiliano De Cicco, Antonio De Luca, Alessandro Desio, Luigi Di Martino, Anna Di Popolo, Alessandro Esposito, Anna Esposito, Renato Esposito, Luigi Ferraiuolo,Eduardo Fiore, Cosimo Fioretto, Salvatore Frizziero, Guido Galano, Domenico Gargiulo, Benito Grimaldi, Francesco Luongo, Abramo Maione, Gaetano Martino, Luigi Mastantuono, Giovanni Napoli, Daniela Nenna, Pasquale Palma, Simone Paolino, Salvatore Pellecchia, Domenico Pellino, Antonio Pesce, Vincenzo Pone, Cipriano Riccio, Salvatore Riccio, Fabio Rigione, Mariangela Russo, Giuseppe Sacco, Salvatore Sacco, Raffaele Sacco classe1968, Marco Salvati, Mario Simeoli, Rosario Somma, Gennaro Stefanelli, Andrea Teano, Antonio Teghemiè, Luigi Trombetta, Vincenzo Viggiani, Luigi Visone e Salvatore Zampini.