È indicato come uno dei promotori di una gang dedita ai furti di auto nell’hinterland partenopeo, auto poi restituite ai legittimi proprietari con la tecnica del ‘cavallo di ritorno’. Da qualche giorno Antonio Rosmino ha ottenuto la semilibertà: il magistrato di Sorveglianza ha pienamente accolto le argomentazioni del suo legale, l’avvocato Davide Noli, che ha evidenziato l’impeccabile percorso carcerario del suo assistito. Motivazioni che hanno spinto il magistrato a concedere a Rosmino la semilibertà. In primo grado Rosmino era stato condannato a 12 anni di carcere, pena poi abbassata in appello a 9: a causa di un cumulo di pena (relative ad un processo per una rapina a Latina e un altro per truffe assicurative) aveva rimediato una condanna definitiva a 17 anni e otto mesi. Il suo percorso virtuoso in carcere (dove ha partecipato anche a corsi museali) gli sono valse la semilibertà anche grazie all’istanza presentata dal suo legale.
L’operazione contro il gruppo dedito ai ‘cavalli di ritorno’
Rosmino era stato arrestato nel febbraio 2019. Era indicato dalla Procura come membro di un gruppo capeggiato da Salvatore Palmentieri, alias o’ pucuraro, il capo della banda dei cavalli di ritorno sgominata di carabinieri e che aveva la sua base nel rione Salicelle di Afragola. Furono 31 le persone coinvolte nel blitz, di cui 18 in carcere e 9 ai domiciliari. I prezzi che le vittime dovevano sborsare se volevano riavere indietro la vettura rubata dipendeva dal modello. Si andava dai 400 euro per le auto di medio valore e un po’ vecchiotte fino a 10mila per le auto più lussuose. La Panda quella più rubata, per riaverla indietro bisognava spendere 1500 euro. Le parole magiche dell’organizzazione dei cavalli di ritorno del Rione Salicelle erano due: «l’imbasciata» e «il dieci per cento». La prima, nel gergo dialettale della holding, stava a significare che c’era un’auto rubata e pronta a essere riconsegnata dietro pagamento del riscatto. La seconda invece sintetizzava in percentuale la somma che le vittime dovevano pagare per riavere il maltolto.